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Preoccupa il debito americano

Se l’Europa non sta bene gli Stati Uniti non brillano certo per la loro economia che, al momento, è tutt’altro che florida. Come tutti sanno anche la giornata di ieri è stata caratterizzata dalle proteste dei cosidetti “Indignados” che hanno letteralmente occupato il ponte di Brooklin prima di essere sgomberati dalla polizia. I giovani, per lo più studenti, protestano contro wall street, ossia contro il simbolo della finanza e del capitalismo ritenuti le vere cause della crisi globale che attanaglia il mondo dal 2008. E intanto il debito pubblico cresce a ritmi vertiginosi creando non poche preoccupazioni.

Per dare stimolo all’economia americana e farla tornare a crescere si è investito tanto facendo ricominciare a correre il debito pubblico tanto che sta per essere raggiunta la soglia massima pari a 15 trilioni di dollari (soglia che è già stata alzata ad agosto dal parlamento americano proprio all’ultimo minuto).

Insomma anche l’america è in crisi? Possono gli Stati Uniti essere considerati a rischio default?

Al momento ipotizzare un fallimento di una potenza economica come gli Stati Uniti equivale a fare discorsi da apocalisse o da fine del mondo (per lo meno così come lo conosciamo). Ma è possibile dare uno sguardo all’economia dell’occidente nel suo complesso per rendersi conto di come ci si appresti a dichiarare fallito il progetto di un’economia globale volta a favorire il capitalismo esasperato piuttosto che un’economia che si potrebbe definire dell’equilibrio.

Da un lato abbiamo l’Europa che rischia ogni giorno di più di veder naufragare il progetto della moneta unica per via della mancanza di una politica economica comune e di una leadership forte. Dall’altro abbiamo gli Stati uniti un paese che, per non fallire, ha bisogno di crescere a ritmi che al momento non è in grado di sostenere.

La colpa è, ovviamente, di questo capitalismo estremo fatto di indebitamenti garantiti dalla crescita. nel momento in cui la crescita si ferma crolla tutta l’economia. Questo, oggi, non è più possibile. Occorre rivalutare un nuovo progetto economico di lungo periodo che punti meno sulla finanza e più sull’economia reale dando equilibrio e ridistribuendo la ricchezza.

L’america al momento non è un paese a rischio default ma di sicuro la salute della sua economia non è più stabile come un tempo proprio perchè è tornata a crescere ma a ritmi ancora troppo lenti. E con un rapporto deficit pil prossimo al 100% comincia a mettere davvero molta paura.

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