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Prestiti: sempre più difficile ottenerne uno

Quello di cui sempre più cittadini si lamentano è la stretta sul credito messa in atto dalle banche da circa 6 mesi nei confronti di imprese e famiglie. Come testimoniano anche le tantissime testimonianze dei nostri lettori, capita sempre più spesso di vedersi rifiutare, dalla propria banca, la richiesta di un finanziamento e, nei pochi casi in cui viene accettata, si nota un deciso aumento del costo della rata. Ma se le banche concedono pochi finanziamenti come è possibile accedere al credito per finanziare una spesa importante?

Come abbiamo detto più volte le banche, in questi ultimi mesi, stanno scontando il “rischio paese”. Questo vuol dire che le banche italiane hanno maggiore difficoltà ad ottenere liquidità sul mercato e per questo hanno ridotto l’erogazione dei finanziamenti e alzato gli spread.

Il tutto si traduce per noi cittadini e per le imprese in una fortissima penalizzazione. Tuttavia applicando qualche accortezza è sempre possibile riuscire ad aggirare l’ostacolo o, perlomeno, aumentare le probabilità di vedersi accettare una richiesta di finanziamento.

Per prima cosa dobbiamo chiarire che oggi più che mai è fondamentale avere una “storia creditizia immacolata“. Questo vuol dire evitare di pagare qualsiasi bolletta in ritardo (molto meglio fare l’addebito in conto corrento così da evitare dimenticanze), evitare di pagare in ritardo rate di finanziamenti in corso, ecc.

Tutte queste cose che fino a poco tempo fa erano ostacoli non estremamente rilevanti oggi possono diventare un vero e proprio problema, quindi molto meglio prestare la massima attenzione.

Un’altro aspetto da tenere in considerazione, quando si chiede un finanziamento, è il rapporto rata – reddito. Se in passato le banche, anche con i mutui, erano piuttosto flessibili oggi lo sono decisamente meno. Fondamentale è chiedere un finanziamento la cui rata sia inferiore al 30% del reddito complessivo della famiglia (esempio: famiglia in cui lavorano moglie e marito con un reddito complessivo di 3000 euro, l’importo della rata deve essere inferiore ai 1000 euro) e, qualora ci fossero problematiche relative a segnalazioni in criff come cattivi pagatori è bene valutare la cessione del quinto dello stipendio, soluzione con cui si può aggirare il problema.

Per quanto riguarda le imprese, invece, il consiglio è quello di documentarsi su eventuali progetti che prevedono l’erogazione di finanziamenti agevolati all’imprenditoria magari con una parte del capitale erogato a fondo perduto. Ci si può informare presso gli uffici della propria regione e/o del proprio comune.

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