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Fondi Pensione: un 2011 disastroso

Male, anzi molto male, i fondi pensione aperti nel corso del 2011 visto che in media hanno fatto registrare un calo di ben 2 punti percentuali nei rendimenti. Tanto per dare un’idea del fenomeno solo il 30% dei fondi pensione aperti è riuscito a chiudere il 2011 in positivo. A diffondere questi dati è ilsole24ore.com che, sottolinea, come anche i settori più prudenti, quelli cioè che hanno investito in titoli di stato e strumenti di breve termine, abbiano sofferto particolarmente la crisi dando vita a delle perfomance davvero molto deludenti. Secondo ilsole24ore tra i pochi fondi che hanno saputo andare in positivo spiccano il comparto obbligazionario di Aureo Gestioni (+2,57%) e Arca Previdenza (Linea Rendita R con il 2,49%).

A questo punta non si può far a meno di riaccendere la diatriba su quale sia la scelta più conveniente per un lavoratore: lasciare il tfr in azienda o investirlo nei fondi pensione? Stando a questi risultati sarebbe economicamente più vantagioso lasciarlo in azienda, in quanto l’Inps garantisce comunque un minimo di rendita.

Tramonta, quindi, il mito che voleva i fondi pensione come soluzione per garantire un tfr più alto a scadenza?

Fortunatamente ancora no in quanto questi risultati sono stati dettati da un contesto economico del tutto eccezionale che ha pesantemente penalizzato questi strumenti finanziari. Tuttavia non ci è dato sapere come e quando l’economia potrà tornare a crescere, pertanto nel breve periodo la scelta più saggia sarebbe, comunque, lasciare il tfr in azienda.

Basti pensare che il tfr in azienda, nel corso del 2011, si è rivalutato del 3,5% contro il rendimento negativo della maggior parte dei fondi pensione. Insomma la massa dei lavoratori, ossia quelli che hanno lasciato il tfr in azienda, sembra aver avuto ragione avendo guadagnato di più rispetto ai circa 5 milioni e mezzo di lavoratori che hanno scelto la gestione previdenziale complementare.

Anche per quanto riguarda il 2012, infatti, le previsioni degli analisti fanno pensare al proseguimento del trand negativo dei fondi pensione rendendo, di fatto, anche per l’anno in corso decisamente più vantagioso optare per il tfr in azienda.

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