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Europa: nei prossimi mesi si gioca la partita decisiva

In queste ultime settimane abbiamo visto degenerare la crisi europea ad un ritmo quasi surreale. La speranza di poter riuscire , già da quest’anno, a vedere un accenno di ripresa sono state letteralmente spazzate via dagli avvenimenti delle ultime 2 settimane. Con ogni probabilità il 2012 sarà un anno difficilissimo e indimenticabile, uno di quegli anni che entrerà di diritto nei libri di scuola. Nel 2012 verranno gettate le basi di quello che sarà il futuro dell’Europa e, forse, del mondo intero sempre più globalizzato e, quindi, sempre più finanziariamente esposto. Insomma, come hanno dimostrato gli ultimi deludenti dati macro relativi a molti paesi situati al di fuori dell’Unione Europa e considerati “porti sicuri”, nessun paese può dirsi immune alla crisi. Di conseguenza qualsiasi cosa accade all’eurozona avrà ripercussioni a livello mondiale.

Per comprendere meglio lo scenario (e, quindi, anche ciò che ci aspetta nei prossimi mese) è bene mettere un po di ordine e fare il punto della situazione riassumento l’enorme quantitativo di novità che hanno caratterizzato le ultime settimane sia a livello economico-finanziario che a livello politico-sociale.Elezioni in Francia

Come tutti ben sappiamo le elezioni francesi sono state caratterizzate dalla vittoria del socialista Hollande e hanno determinato la bocciatura della linea filo tedesca portata avanti negli ultimi anni da Nicolas Sarkozy. La vittoria di Hollande, di per se, ha un duplice significato: uno economico, ossia viene bocciata la linea di rigore a favore di una maggiore attenzione alla crescita, e uno sociale, ossia i francesi hanno dimostrato di aver compreso la gravità della situazione e la necessità di dare vita ad un rinnovamento forte.

Elezioni in Grecia

Le elezioni in Grecia rappresentano il motivo di maggiore tensione all’interno dell’Eurozona. I media italiani hanno dato, secondo noi, troppo poco risalto alle news che arrivavano dal paese in quanto queste condizioneranno il futuro dell’intera Europa. Attualmente nessuno dei leader politici è riuscito a formare un governo e, molto probabilmente, si dovranno effettuare delle nuove elezioni a Giugno. Attualmente il paese è ingovernabile, le tensioni sociali sono alle stelle e il rischio di un ritorno alla moneta nazionale si fa sempre più certo. Basti considerare che uno dei principali brooker londinesi ha definitivamento chiuso le “scommesse” su un possibile ritorno alla dracma di Atene.

Un’eventualità sempre più certa che non sarà indolore ne per i greci ne per il resto dell’eurozona anche se i tedeschi continuano, imperterriti, a non volerlo ammettere così come accade ad altri esponenti politici del nord Europa. Queste le parole del commissario UE Olli Rehn “Sarebbe molto peggio per la Grecia, soprattutto per i cittadini meno abbienti, se il paese dovesse lasciare l’euro, che per l’Europa in quanto tale”. Noi al riguardo abbiamo molti dubbi…

Il caso Monte dei Paschi di Siena

Veniamo alle banche. Il caso del Monte dei Paschi di Siena è sotto gli occhi di tutti, basta voler capire e approfondire il discorso (se ne è occupato anche report su rai 3). La più antica banca del mondo rischia il collasso e ora è finita sotto nel mirino della magistratura che sta indagando (ma a quanti anni di distanza?!?!?!) sul caso Antonveneta, ossia su una delle cause maggiori del tracollo finanziario di MPS. Per chi non fosse a conoscenza del disastro riportiamo il grafico che testimonia l’andamento di borsa del titolo negli ultimi anni.

Il caso Bankia

Ne abbiamo parlato nonostante molte fonti autorevoli sosteneva che si trattava di una bufala e nonostante il ministero dell’economia spagnolo avesse smentito un possibile intervento. Invece ecco che le nostre previsioni si sono avverate e Bankia, il terzo gruppo bancario della Spagna, è stata nazionalizzata che, tradotto, significa che è stata salvata dal default con circa 10 miliardi di soldi pubblici. Sarà un caso isolato o il sistema creditizio spagnolo rischia il collasso? Ovviamente lasciamo decidere a voi quale delle 2 ipotesi sia più credibile.

Il caso JP Morgan

Ultimo in ordine di tempo ecco, fresco, fresco, il caso JP Morgan con l’annuncio di una perdita su operazioni speculative effettuate dlla filiale di Londra. Ovviamente grande tensione sui mercati e molte incertezze (della serie “la storia non insegna nulla”).

Cosa ci aspetta nelle prossime settimane

A nostro giudizio gli occhi devono essere sempre puntati sulla Grecia perchè, con molta probabilità, sarà il punto chiave che, da qui a questa estate, deciderà le sorti dell’eurozona. Se Atene non riuscirà a formare un governo credibile che possa attuare le misure imposte dalla comunità internazionale non verranno erogate le altre tranche di aiuto senza le quali difficilmente la Grecia avrà i soldi per pagare stipendi e pensioni oltre la fine di Giugno.

Per quanto riguarda il contesto prettamente italiano tra le novità più attese sono le misure che verranno presentate dal governo per dare vita alla cosidetta fase 2, ossia quella per incentivare la crescita del paese. Onestamente sia molto diffidenti al riguardo ma speriamo di ricrederci perchè il paese ne ha davvero un disperato bisogno, come testimoniano gli ultimi dati diffusi dalla CGIL sulla cassa integrazione (322 milioni di ore di cassa in 4 mesi).

Anche in Italia le tensioni sociali sono alle stelle e, prima che la situazione degeneri, è il caso che il governo dia una risposta credibile presentando le misure volte a “provare ad uscire dalla crisi”. Almeno, comunque vada, potremmo dire di averci provato.

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