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In Italia ci sono troppe banche?

mutui e bancheIl Rapporto sul credito della Fondazione Rosselli lancia l’avvertimento: in Italia ci sarebbero troppe banche o, meglio, ci sarebbero troppi sportelli. Considerando anche i 10.000 punti del BancoPosta, in grado di offrire servizi bancari simili a quelli degli ordinari istituti di credito, l’Italia è infatti al secondo posto in Europa (dietro alla Spagna) per numero di sportelli rispetto al numero di abitanti.

Per quanto concerne la dinamica progressiva italiana, in 50 anni la rete di sportelli è praticamente triplicata, con una accelerazione dopo i primi anni ’90, in virtù della liberalizzazione dell’apertura degli sportelli. Nei primi cinque anni del decennio la crescita è quindi stata del 50%, mentre nei vent’anni gli sportelli si sarebbero decuplicati, toccando il massimo nel 2008, a 34 mila unità. Da quel momento in poi la crisi e le fusioni hanno portato a fine 2013 il numero degli sportelli italiani a quota 31.761 unità. Le prime cinque banche italiane, nel quinquennio hanno ridotto la rete del 20%, pesando per 3.541 sportelli in meno. Nello stesso arco temporale le banche di dimensioni minori che hanno invece incrementato il numero compressivo di agenzie (di 1.156 unità).

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Al fine di attribuire i giusti meriti (o meno), ricordiamo che tra le prime cinque banche italiane il primo posto per riduzione della misura della rete è stata Mps, con un passo indietro del 24,5%, contro il – 23,9% consuntivato da Intesa Sanpaolo, che tuttavia in termini assoluti ha chiuso 1.426 sportelli. Più contenuto il dimagrimento di Banco Popolare e Ubi, mentre Unicredit ha ridotto gli sportelli del 17,6%.

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Insomma, cosa fare per il futuro? Secondo il curatore del rapporto, Donato Masciandaro, per potersi allineare con la best practice europea, ancora una volta la Germania, bisognerebbe dimezzare gli sportelli bancari e BancoPosta presenti sul territorio nazionale. Sebbene una simile riduzione non sia auspicabile – e nessuno dei due autori (l’altro è Giampio Bracchi) la augura – dal punto di vista meramente numerico un dimezzamento consentirebbe all’Italia di snellire la propria rete di sportelli, allineando le proporzioni a quelle tedesche. Fantascienza, almeno per il momento. Ma il futuro (e la crisi) potrebbero dare una mano…

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