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Allarme ISIS: il Giubileo è a rischio terrorismo?

La strage di Parigi avvenuta venerdì sera al teatro Bataclan, allo Stade de France e in un ristorante cambogiano hanno letteralmente destabilizzato l’Occidente (e non solo). Decisamente molto lo sgomento che è seguito a quella vera e propria tragedia, palpabili i sentimenti di rabbia e rancore, e forse ancora parecchio il lavoro che i vertici del G20 dovranno fare per cercare di arrivare a un piano condiviso che possa fare da argine al propagarsi del terrorismo di matrice islamica.

E in tutto ciò, quel che incute maggior apprensione soprattutto in noi italiani è il Giubileo che partirà a Roma il prossimo 8 Dicembre: dal momento in cui l’ISIS non ha mancato di minacciare anche la nostra capitale (oltre a Londra e Washington), è chiaro che nell’aria si respiri il timore che stavolta possa essere il turno dell’Italia. Per questo motivo nei social network sta cominciando a diffondersi l’hashtag #StopGiubileo, ma sembra che nonostante questo fenomeno e nonostante i timori, la grande manifestazione che prenderà il via con l’apertura della Porta Santa prenderà forma ugualmente.

Giubileo 2015/2016: ci sono possibilità che venga annullato?

Come accennato, in questi giorni si stanno diffondendo a macchia d’olio hashtag come #NoAlGiubileo e #StopGiubileo che chiedono a gran voce l’annullamento del Giubileo previsto per l’8 Dicembre prossimo.

A detta di molti italiani, la capitale non sarebbe in grado di ospitare un evento di questo genere poiché le misure di sicurezza sarebbero troppo labili per poter garantire un adeguato livello di tutela. L’ISIS avrebbe gli occhi troppo puntati su Roma e probabilmente, proprio in virtù di una tale manifestazione, sarebbe particolarmente incline a sfruttarne la messa in atto per attaccare il cuore della cristianità e dell’Italia stessa.

Ma il Governo non ci sta, perchè afferma che annullare o anche solo rinviare tutto quanto sarebbe un segnale di estrema debolezza da parte nostra. Il Giubileo quindi si farà, e a questo proposito l’esecutivo ha rafforzato ulteriormente il comparto sicurezza destinato a tutelare i pellegrini che giungeranno a Roma a partire dal prossimo mese: ma tre settimane sono davvero sufficienti per avviare un piano di azione di una tale portata?

Allarme Giubileo: gli italiani si schierano per l’annullamento

Nonostante tutte le intuizioni lascino propendere verso un Giubileo che si farà secondo i piani previsti, sui social network c’è grande richiesta affinché il Papa e l’esecutivo italiano spingano per rivedere il tutto. A detta del popolo nostrano, gli “addetti ai lavori” starebbero sottovalutando un po’ troppo l’enorme portata che la strage terroristica di Parigi riverbererà anche sul nostro Paese: del resto, per i terroristi dell’ISIS la città di Roma rappresenta per chiare ragioni l’apice della loro Guerra Santa.

Sul web c’è perciò chi scrive che “il Papa è ancora in tempo per sospendere il Giubileo straordinario. La Misericordia potrebbe esprimersi in altre forme!”, o chi come Marina parla di “fermare il Giubileo prima di ogni altra cosa”, chi come Simon invita a chiedersi “se Roma capitale nel caos sia ora capace di garantire sicurezza per il Giubileo”, o chi ancora come Giampaolo Argenio invita a stoppare l’evento perchè è necessaria una presa di coscienza collettiva.

ISIS, ma c’è davvero qualche rischio per il Giubileo?

Da una parte siamo spronati a pensare che l’ISIS potrebbe attacare con estrema facilità il Giubileo proprio perchè ritenuto l’apogeo di quella che è la loro guerra di religione, mentre dall’altra potremmo pensare che difficilmente l’ISIS attaccherà mai un luogo che viene presidiato di lungo e in largo (soprattutto a brevissima distanza dagli attacchi di Parigi che hanno imposto un’intensificazione delle misure di sicurezza un po’ ovunque). Quale che sia l’idea prevalente, desta preoccupazione il fatto che i militanti del presunto Stato Islamico abbiano affermato che la prossima mira sia proprio Roma, così come non possiamo dire sia rassicurante che in Italia sia stata sventata una cellula jihadista neanche troppi giorni fa.

Secondo il capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, però, sarebbe difficile riuscire a stanare in tempi brevi e con misure efficaci tutte le varie cellule che potrebbero essere dormienti: a rendere il tutto un po’ complicato v’è la capacità dei terroristi di infiltrarsi tra la gente normale, ma anche una strategia che li vede scambiarsi messaggi in una serie di realtà difficilmente penetrabili (si veda il caso di Parigi, in cui gli jihadisti sono stati scoperti interloquire tramite PlayStation)!

Il Vaticano frena: il Giubileo si farà

Padre Lombardi ha risposto in maniera categorica circa il fatto che il Giubileo possa venire annullato, e prendendo voce dinanzi a una probabilità che ritiene quanto più remota, ha affermato: “Il messaggio del Giubileo è estremamente importante. Ora c’è ancora più bisogno del Giubileo che va vissuto con attenzione e prudenza ma che andrà vissuto anche con tutto il cuore, credendo nell’amore di Dio e nell’amore reciproco senza lasciarsi catturare dalla logica dell’odio. È in corso una guerra mondiale a pezzi che va combattutta con le armi dell’amore e della comprensione”.

Sulla questione è intervenuto anche il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Robeto, il quale ha affermato che il pericolo ISIS relativo al Giubileo è sicuramente oggettivo, ma non concreto e non circostanziato. Si tratta di una probabilità che si trasforma certamente in fattore di rischio, ma a suo parere ciò non basta per far sì che non ci si debba sentire sicuri: non dobbiamo neanche spaventarci, sapendo che abbiamo la coscienza a posto perché abbiamo messo in campo tutti gli strumenti investigativi e d’intelligence che si possono usare”.

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