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Carlo Calenda, chi è il nuovo ministro dello Sviluppo economico

carlo calendaCarlo Calenda è il nuovo ministro dello Sviluppo Economico scelto dal premier Matteo Renzi. Ma chi è? Qual è la sua carriera, e cosa potrà portare la sua nomina nell’ambito economico-politico dopo le dimissioni del precedente ministro Federica Guidi (dimessa dal suo ruolo in seguito allo scandalo Tempa Rossa)?

Dopo aver annunciato la sua decisione al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Renzi ha comunicato anche al resto dell’Italia la nomina del nuovo ministro dello Sviluppo Economico che era già stato assunto nelle vesti di viceministro dello stesso ministero tanto sotto il governo Letta quanto sotto quello Renzi. La sua presenza nell’ambito dello Sviluppo Economico è quindi ormai piuttosto consolidata, e lo è per via delle comprovate doti diplomatiche che Calenda può vantare di avere.

Carlo Calenda, biografia del nuovo ministro

Nato nel 1973 a Roma, Carlo Calenda è figlio dell’economista Fabio Calenda e della sceneggiatrice Cristina Comencini (a sua volta figlia del regista Luigi, uno dei più celebri esponenti della commedia italiana). Di formazione giuridica, dopo aver preso la laurea in Giurisprudenza Carlo lavora per diverse società finanziarie fino a quando, nel 1998, non entra a far parte di Ferrari con il ruolo di responsabile delle relazioni coi clienti e con le istituzioni finanziarie.

Dopo aver ricoperto questo ruolo di spicco all’interno dell’azienda all’epoca guidata da Montezemolo, Calenda sale di livello e diventa manager: prima come capo marketing a Sky Italia e successivamente come volto di spicco di Confindustria (ed in particolar modo di direttore dell’area strategica e affari internazionali). Negli anni più recenti Calenda arriva a ricoprire ruoli di primo piano nell’ambito dell’Interporto Campano e dell’Interporto Servizi Cargo, fino a venire scelto come coordinatore politico di Italia Futura prima e di esponente di punta di Scelta Civica poi.

Carlo Calenda, da manager a ministro

Per quanto riguarda la carriera politica, Carlo Calenda inizia la sua vera avventura politica al fianco di Mario Monti e del partito nato dalla sua esperienza di governo, cioè Scelta Civica. Calenda si candida quindi alle ultime elezioni politiche nella circoscrizione Lazio e, pur non venendo eletto, in forza della sua esperienza managariale viene nominato viceministro allo Sviluppo Economico dal governo Letta, incarico che poi gli verrà confermato anche da Matteo Renzi.

Portavoce del made in Italy, la delega al Commercio con l’Estero gli permette anche di guidare diverse schiere di imprenditori italiani all’estero e a promuovere investimenti stranieri nel nostro Paese. L’avventura con Scelta Civica intanto è destinata a concludersi: nel febbraio 2015 insieme ad altri esponenti aderisce al Partito Democratico, motivato dalla spinta riformatrice e liberale presa dal partito in seguito alla leadership di Matteo Renzi.

Nel marzo 2016 Calenda assume il ruolo di Rappresentante dell’Italia presso l’Unione Europea e ricopre questo incarico non tra poche polemiche perchè in genere, questa posizione, viene generalmente riservata ai diplomatici in carriera e non ai politici di professione. Tuttavia quel posto rimane suo, fino a quando Renzi non gli propone la nomina: “Gli ho chiesto di tornare perchè si tratta di una persona che già governava la macchina – ha affermato Renzi – e conosce già bene i dossier che sono sul tavolo”.

Carlo Calenda, da sempre un dna da uomo di Governo

Carlo Calenda è un forte sostenitore della modernità, delle startup e dell’internazionalità. Tra le sue numerose esperienze riportate ha preso parte alla JP Morgan Healthcare Conference, un appuntamento che si tiene su base annua dal 1981 e che riunisce a San Francisco i big internazionali della salute. In quell’ambito il Mise organizzò un evento al Sir Francis Drake Hotel e Calenda confidava che “il Governo, anche forte delle ultime profonde riforme, partecipa con convinzione alla JP Morgan Annual Healthcare Conference per presentare lo stato dell’arte e le grandi potenzialità del comparto farmaceutico, in cui l’Italia tra l’altro eccelle”.

E anche solo da ciò si evince come il nuovo ministro sia un forte sostenitore dei rapporti con la Silicon Valley. Sempre parlando alla JP Morgan Healthcare Conference, Calenda dichiarava infatti di aver incontrato i maggiori player internazionali e di aver presentato loro i numeri del manifatturiero farmaceutico italiano. In quella sede “ho potuto constatare l’eccezionale vivacità degli imprenditori italiani qui nella valle – aggiunse per l’occasione – e alla fine di questa esperienza che ci ha avvicinati anche ad Apple, Tesla e Airbnb, sono ancora più convinto che questo appuntamento internazionale debba riproporsi ogni anno come momento fondamentale per un’agenda di governo. Intanto mi sono convinto del fatto che dovremo aprire un ufficio di attrazione investimenti non a New York, quanto invece a San Francisco”. E’ perciò evidente che Calenda mostrasse già da tempo di avere la pasta tipica di un uomo di governo.

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