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Pacchetto Famiglia: tutte le misure introdotte nella manovra

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Le risorse stanziate dall’ultima Legge di Bilancio ammontano a 600 milioni di euro per il 2017 e a 700 milioni per il 2018. Vediamo un po’ come sono suddivise e di conseguenza quali sono gli interventi introdotti dal governo a favore delle famiglie italiane.

Bonus bebè – Il bonus bebè è stato riconfermato. Il contributo viene destinato alle famiglie che hanno un basso reddito e consiste in un buono da 80 euro al mese erogato fino al compimento dei tre anni di vita del bambino. Per poter ricevere questa agevolazione bisogna tuttavia avere un ISEE familiare inferiore ai 25mila euro, e nel particolare caso di chi ha un ISEE inferiore a 7mila euro, il bonus bebè spettante viene di fatto raddoppiato a 160 euro al mese (sempre per tre anni).

Bonus “Mamma Domani” – Nella manovra è stato inserito il cosiddetto Bonus “Mamma Domani” destinato a tutti i bambini che nasceranno nel corso del 2017: parliamo di 800 euro pensati per dare una mano alle famiglie nel sostenimento delle spese legate alla gravidanza. Anche qui il bonus è legato a un ISEE familiare inferiore a 25mila euro e, nel caso di un ISEE inferiore a 7mila euro, è previsto il raddoppio del bonus a quota 1.600 euro.

Bonus Asilo Nido – Il Bonus “Nido” prevede lo stanziamento di un contributo pari a 1000 euro l’anno per i primi tre anni a tutte quelle famiglie che dovessero aver bisogno (o semplicemente la volontà) di portare il piccolo all’asilo nido. Il Bonus “Nido” non prevede alcun vincolo di reddito visto che parliamo di un contributo spettante a tutti i bimbi nati da gennaio 2016, ed esteso anche qui su un arco di tempo triennale.

Assegni familiari – Gli assegni familiari per le famiglie che percepiscono un reddito annuo inferiore a 7mila euro viene di fatto raddoppiato.

Voucher Baby Sitter – Riconfermato anche il voucher baby sitter destinato alle mamme che rientrano al lavoro subito dopo i cinque mesi di maternità obbligatoria: il voucher consiste in un contributo di 600 euro mensili utile per pagare il nido o la baby sitter per sei mesi, che diventano tre nel caso di lavoratrici autonome. Lo stanziamento per il 2017 viene raddoppiato a 40 milioni di euro; per le lavoratrici autonome il fondo passa invece da 3 a 10 milioni di euro.

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