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Monte dei Paschi alle prese con crediti deteriorati e nuovo presidente

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I crediti deteriorati di banca Monte dei Paschi di Siena sono in crescita, e l’aumento di capitale atteso fino a 5 miliardi di euro potrebbe essere l’ultima chiamata utile prima del famoso bail in. In pratica si è giunti a un momento in cui o si raccolgono i fondi necessari per tenersi in piedi (con il contributo dato dagli obbligazionisti subordinati) o l’intera faccenda che ruota attorno al caso Mps finirà in fallimento.

In merito all’ipotesi di convertire in equity anche i bond senior di Monte dei Paschi, gli addetti ai lavori interni a Mps affermano: “Se il management sta pensando di avanzare questa proposta agli obbligazionisti senior, significa che siamo a un passo dal compimento del bail in“. Nel frattempo, i bond senior Mps non sembrano accusare il colpo della notizia. Anzi, le performance in Borsa non sembrano neanche andare troppo male (tre giorni fa il titolo della banca toscana è stato sospeso per eccesso di rialzo).

D’altro canto è anche vero che la banca ha messo in atto tutta una serie di misure volte a recuperare credibilità e soprattutto redditività, e si è attivata altresì per smaltire le sofferenze che pesano ancora come un macigno sui bilanci interni. In ogni caso, c’è da dire che nuovi crediti deteriorati continuano comunque a formarsi in maniera quasi inesorabile, e questo, piaccia oppure no, rimane ancora un gran bel problema da affrontare.

E mentre Mps prova a salvare il salvabile, la Fondazione che vi sta dietro, con il supporto dell’advisor Spencer Stuart, avanza il nome di Alessandro Falciai come prossimo presidente dell’istituto senese.

La Fondazione, si legge in una nota, “avanzerà il nominativo di Falciai all’assemblea che si riunirà il prossimo 24 novembre”. “Considerato l’alto profilo della candidatura – continua il comunicato – e anche l’approfondita conoscenza della banca che Falciai ha acquisito durante l’attività di consigliere, nonché di presidente del comitato nomine, si ritiene che su questo nome possa convergere un ampio consenso dei soci di banca Mps”.

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