Dopo Mario Draghi, presidente della BCE che mercoledì ha ribadito di essere pronto a sostenere l’economia tagliando il costo del denaro e fornendo ulteriore liquidità alle banche, è la volta di Bernanke, presidente della Fed, che ha detto più o meno le stesse cose, ossia che è pronto ad intervenire con altre inizioni di liquidità o attraverso il riaquisto di bond. Ma oltre a queste parole, che sicuramente hanno deluso i mercati che si aspettavano fin da subito qualche intervento concreto, il presidente della Fed ha anche sottolineato che i rischi della crisi Europea potranno pesare in maniera molto marcata sull’economia USA. Parole, queste, che i mercati hanno inteso come un campanello di allarme tanto che Wall Street ha fatto immediatamente marcia indietro rimangiandosi i guadagni della giornata.
Insomma la situazione resta contrastata e ad “altissimo rischio” perchè i problemi di base, ossia la crisi finanziaria dei paesi dell’eurozona, restano ancora irrisolti. Anzi, a dirla tutta ci sono buone probabilità che la situzione degeneri visto e considerato che da un mese a questa parte è la Spagna a mettere paura. Non a caso Fitch ha deciso di abbassare il rating del paese di ben 3 gradini portandolo a BBB.