I danni subiti dalle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia (così come quelle dell’Aquila 3 anni fa) sono durissimi e rilanciano l’idea di istituire una polizza obbligatoria per proteggere gli immobili dal rischio terremoto. Molte famiglie, nel crollo della casa, hanno perso tutto quello che avevano essendo proprio la casa l’investimento per eccellenza degli italiani. Sicuramente lo Stato interverrà a sostegno dei malcapitati abitanti dei paesi colpiti ma conosciamo tutti le tempistiche che accomunano questo tipo di interventi. Inoltre bisogna vedere in che modo arriveranno questi aiuti perchè la ricostruzione del centro storico dell’Aquila, a 3 anni dal devastante sisma, è ancora in alto mare. Insomma, al di la dei sensazionalistici annunci fatti sul momento, la realtà dei fatti è che lo Stato interviene, quando lo fa, in maniera decisamente lenta. Una valida alternativa potrebbe essere rappresentata dalle polizze assicurative in grado di tutelare gli immobili dal rischio terremoto. Ovviamente queste tipologie di coperture si possono già sottoscrivere in maniera libera presso una delle tante compagnie di assicurazione.
Quello che si sta studiando, però, è una cosa decisamente diversa, ossia una polizza “obbligatoria” dal costo estremamente ridotto (si parla di cifre prossime ai 100-200 euro ad immobile). Con questi soldi lo Stato potrebbe finanziare la ricostruzione delle zone terremotate e istituire un fondo per la messa in sicurezza di tutti quegli edifici, siti nelle zone a rischio, che non sono stati costruiti con criteri antisismici.