Rc auto a Roma: i giovani pagano di più

Torniamo a parlare di assicurazioni auto e, in particolare, del costo della polizza di responsabilità civile, ossia quella obbligatoria per legge, nella città di Roma. Come ben sappiamo, infatti, l’assicurazione della propria auto rappresenta una delle voci di spesa più importanti delle famiglie preceduta solo dalla rata del mutuo e risparmiare anche solo poche decine di euro può essere molto importante per ammortizzare la spesa. Noi abbiamo voluto analizzare i preventivi di 7 diverse compagnie ipotizzando di dover assicurare una normalissima utilitaria e abbiamo rilevato una variazione di prezzo estremamente alta a seconda dell’età dell’intestatario della polizza. Insomma più si è giovani e più l’assicurazione è costosa. Secondo i dati da noi riscontrati la variazione è piuttosto consistente: un giovane di 22 anni paga, a parità di veicolo e classe di merito, circa il triplo di un uomo di 42 anni di età.

Questo, ovviamente, non è una novità ma la differenza è talmente ampia da lasciare senza parole. Non a caso, sempre più spesso, sono i genitori gli intestatari delle polizze rc auto delle auto dei figli. Con questo sistema è possibile risparmiare tantissimo e arginare quella che sembra, a tutti gli effetti, una vera e propria discriminazione.

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Assicurazioni: gli italiani sono pessimisti

Gli italiani, oltre a considerarsi ignoranti in materia di assicurazioni, sono anche estremamente pessimisti sul fatto che le polizze possano costare meno per effetto del ddl liberalizzazioni varato dal governo. Questo è quello che emerge da un’inchiesta realizzata da facile.it su un campione di oltre 300 automobilisti alle prese con il rinnovo della propria assicurazione auto. Insomma i guidatori italiani sembrano aver abbandonato ogni speranza sulla possibilità di veder allineati i costi delle polizze italiane a quelle degli altri paesi europei tanto che solo il 9% del campione intervistato pensa che i prezzi dell’rc possano scendere realmente. Un altro aspetto interessante che emerge dall’inchiesta realizzata dal noto comparatore di polizze assicurative è che gli intervistati sembrano apprezzare di più le misure che si pongono l’obiettivo di ridurre i costi delle tariffe sul breve periodo.

La paura, infatti, è quella che le compagnie, nel corso dei mesi, possano trovare delle soluzioni alternative per riaumentare i prezzi delle polizze annullando, o quasi, l’effetto del decreto sulle liberalizzazioni. La mancanza di fiducia è testimoniata dal 56% degli intervistati che dichiara di essere fiducioso nella riuscita del provvedimento del governo solo se le compagnie non riusciranno a trovare un escamotage per aggirare il decreto.

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Assicurazioni auto: si valuta la tariffa unica

In questi ultimi giorni è stato presentato un interessante emendamento per mano del senatore Pontone che prevede il pagamento di una tariffa unica per gli automobilisti più virtuosi. Questo emendamento potrebbe rivelare una piacevolissima sorpresa per molti automobilisti, in quanto andrebbe a cancellare le discriminazioni tra nord e sud, dove generalmente le tariffe rc auto sono decisamente più care. Con la tariffa unica per gli autmobilisti che fanno meno incidenti sarebbe possibile ottenere una polizza agevolata a livello nazionale evitando tutte quelle ridicole differenze tra città e città, spesso anche della medesima regione.  Se l’emendamento diventerà legge, quindi, le compagnie assicurative saranno costrette, a parità di condizioni, ad applicare la stessa tariffa su tutto il territorio nazionale.

In questo caso non sarà più possibile che un automobilista di 50 anni di Napoli che abbia una polizza auto con una classe di bonus malus pari a 1 paghi di più rispetto ad un automobilista della stessa età e con la stessa classe di merito di una qualsiasi città del nord Italia. Si tratta, quindi, di una piccola ma significativa rivoluzione che potrebbe rappresentare l’ennesimo tassello che mira a scardinare l’operato delle compagnie di assicurazione, più volte accusate di applicare tariffe non oggettive sul territorio nazionale.

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Rc auto: gli italiani ne sanno poco

Anche se ci lamentiamo molto del caro prezzi delle polizze rc auto ne sappiamo ancora molto poco. Questo è quello che emerge dal report diffuso da chiarezza.it, uno dei più importanti comparatori di polizze auto italiani, che ha “fotografato” la preparazione degli italiani in materia assicurativa. I risultati, come era prevedibile, sono stati davvero molto scarsi tanto che una buona percentuali dei partecipanti all’indagine ha ammesso di saperne poco e di informarsi ancora meno. Nonostante questo una buona parte delle persone è riuscita a rispondere in maniera corretta ad alcuni quesiti sull’argomento ma dimostrano, comunque, scarso interesse verso il mondo assicurativo. Non a caso il commento del responsabile di chiarezza.it, Francisco Garcia, è stato al quanto chiaro: “Secondo quanto abbiamo raccolto, in fase di sottoscrizione della polizza, molti automobilisti ammettono di rinnovare automaticamente l’accordo con la stessa compagnia o di rivolgersi al proprio agente di fiducia“.

Insomma gli italiani escono da questa indagine come un popolo pronto a lamentarsi ma molto meno pronto a informarsi. Tuttavia, come sottolineato dallo stesso Francisco Garcia si sta assistendo ad un veloce cambiamento di tendenza dovuto, anche, alla crisi economica: “è importante evidenziare che questo periodo di crisi ha reso gli utenti molto più accorti e critici: il 43%, infatti, ha dichiarato di utilizzare i servizi offerti dai comparatori online per confrontare le diverse offerte sul mercato. Questo sondaggio conferma la crescita a due cifre dei volumi di ricerca online di servizi di comparazione di polizze registrata negli ultimi mesi“.

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Polizze auto dopo il ddl liberalizzazioni

Come avevamo anticipato diverse settimane fa il settore delle assicurazioni auto potrebbe essere stravolto dal decreto legge relativo alle liberalizzazioni che prevede l’obbligo, per le agenzie di assicurazione, di proporre almeno i preventivi di 3 compagnie così da garantire il “prezzo migliore”. Dal canto loro le agenzie si sono lamentate sostenendo che modificare nell’arco di pochi giorni il proprio sistema di lavoro non è fattibile ma, sta di fatto, che chi non dovesse adeguarsi rischia una sanzione dai 50 ai 100 mila euro. Insomma, il futuro riserverà a noi automobilisti qualche cambiamento positivo o sarà l’ennesimo tentativo, caduto nelo vuoto, di riformare il settore?

Sicuramente il decreto liberalizzazioni darà maggiore concorrenza al settore delle polizze auto e ciò non può che fare bene a noi consumatori. Molto presto le agenzie di assicurazione potrebbero diventare alla stregua dei comparatori di polizze che si trovano online, fornendo in più l’assistenza specifica di un professionista del settore.

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Rc auto: aumenta il divario tra Nord e Sud

Il 2011 è stato un anno particolarmente negativo per il settore delle assicurazioni auto, che hanno conosciuto rincari allarmanti e sembrano destinate a subire la stessa sorte nel corso del 2012. Uno dei temi più discussi è la possibilità di “guida accompagnata” anche all’età di 17 anni, cosa che consentirà a un minorenne di mettersi al volante se affiancato da un esperto (generalmente il padre), ma che farà lievitare il costo dell’Rc auto di quest’ultimo. Per non parlare del federalismo fiscale, con le province che potranno scegliere di aumentare le imposte dell’assicurazione e portare l’aliquota al 3,5%.

Una recente indagine di Altroconsumo, inoltre, ha dimostrato che il divario tra le tariffe applicate nel Nord e quelle applicate nel Sud è in costante crescita, con le regioni meridionali che guidano la triste classifica delle polizze più care.

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