Il 25% delle famiglie non riesce a pagare il mutuo

Mentre in Europa si continua a discutere su come uscire dalla crisi le famiglie continuano a doversi districare tra mille difficoltà. Secondo uno studio della commissione europea il 25% degli italiani non riesce a pagare il mutuo aumentando, di fatto, il rischio di insolvenza dei crediti delle banche. Si tratta di un dato estremamente significativo che permette di fotografare, perfettamente, il momento di difficoltà.  La colpa, secondo l’inchiesta, sarebbe dell’eccessivo peso delle tasse che avrebbe ridotto drasticamente il potere di spesa dei nuclei familiari costretti sempre di più a fare l’impossibile per far quadrare i conti alla fine del mese. Le banche, di conseguenza, continuano sempre di più ad evitare di elargire finanziamenti se non a chi è in grado di offrire delle solide garanzie.

In questo modo gli istituti di credito evitano di continuare a mettere in pancia crediti che difficilmente potrebbero essere recuperati specialmente perchè si è ancora ben lontani dall’aver superato questa crisi e, di conseguenza, il peggio potrebbe non essere ancora alle spalle. Il tutto si traduce in una difficoltà crescente per le giovani coppie che non riescono ad ottenere finanziamenti per acquistare un immobile e dare inizio ad una nuova vita indipendente.

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Vuoi comprare casa? Devi avere il 50% del valore in contanti

In questi ultimi giorni abbiamo più volte parlato dei problemi che attanagliano le banche ormai non più in grado di sostenere l’economia reale perchè costrette a dover far fronte ai propri problemi finanziari. Così da uno studio di mutui.it emerge che, stando agli ultimi dati realitivi ai primi 4 mesi di quest’anno, i mutui casa sono stati concessi per una percentuale inferiore al 50% degli immobili dati in garanzia. In sostanza le banche, mediamente, hanno finanziato meno della metà del valore dell’immobile acquistato. Si tratta di un dato mai registrato prima che permette di avere una panoramica sull’attual situazione di disagio delle famiglie italiane e, in particolare, delle giovani coppie per le quali diventa impossibile, o quasi, acquistare una casa. Questo perchè difficilmente una giovane coppia avrà i soldi necessari a coprire la metà del valore dell’immobile in aggiunta a quelli necessari per affrontare le spese relative alla compravendita. Insomma, di fatto, questa crisi delle banche sta letteralmente tagliando le gambe alle famiglie italiane e al settore immobiliare con il rischio di un repentino crollo dei prezzi entro la fine dell’anno.

Questa nostra preoccupazione è sottolineata da Lorenzo Bacca, responsabile business unit di Mutui.it: “…oggi, chi vuol comprare la sua prima casa deve aver risparmi per oltre la metà del suo valore. È un dato preoccupante che ci impone di sperare in una veloce inversione di tendenza“. Un’inversione di tendenza che, stando ai fatti, non è nell’aria almeno a breve.

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Mutui: ecco quando convengono

Come abbiamo avuto modo di vedere in più occasioni stipulare oggi un mutuo per l’acquisto della casa può risultare estremamente caro per via degli alti spread applicati dalle banche che vanificano la convenienza dei bassi tassi di interesse. Tuttavia l’andamento dell’Euribor, che continua a scendere, permette di essere ottimisti per i prossimi mesi. Stando ad una nostra analisi, infatti, tra la fine del 2012 e i primi mesi del 2013 i tassi di interesse dovrebbero risultare decisamente più convenienti di quelli attuali. Il motivo è presto detto: la crisi economica dovrebbe spingere al ribasso l’euribor ancora fino alla fine del 2013. Secondo uno studio de ilsole24ore.com un’inversione del trend dei tassi dei mutui si dovrebbe avere solo a partire dal 2014. Insomma a questo punto, tenendo conto anche delle previsioni del censis che ha ipotizzato  un calo del valore degli immobili del 20-50% entro la fine dell’anno, conviene aspettare a comprare casa?

Ovviamente dare una risposta a questa domanda è estremamente difficile in quanto nessuno di noi ha la palla di vetro. Tuttavia è possibile fare alcune considerazioni così da offrire a tutti la possibilità di valutare in maniera consapevole quale scelta effettuare per evitare di sottoscrivere un mutuo non conveniente o, peggio ancora, di acquistare un immobile a prezzi troppo alti.

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Mutui variabili ancora più convenienti grazie all’Euribor

Continua la corsa dell’Euribor che ieri ha fatto registrare nuovi minimi di periodo: quello a 1 mese è sceso sotto lo 0,4% (0,399% per la precisione) mentre quello a 3 mesi si è fermato allo 0,7%. Stando allo studio pubblicato su ilsole24ore.com (è possibile vedere il grafico qui sotto) la tendenza al ribasso dovrebbe proseguire ancora fino al 2014 per la gioia di chi ha un mutuo a tasso variabile. I vantaggi sulla rata, infatti, sono tutt’altro che trascurabili visto e considerato che ci si sta avvicinando ai minimi di sempre. Ma quello che più dovrebbe far felici gli italiani che hanno sottoscritto un finanziamento per la casa a tasso variabile è il fatto che questi minimi, dovrebbero, essere frantumati da qui a massimo 10 mesi.

Questo significa che molti italiani potranno alleviare le proprie difficoltà economiche grazie ad una rata di mutuo molto più leggera di quella che non si doveva pagare anche solo 8 mesi fa. Un rialzo al di sopra dell’1%, infatti, sarebbe da escludere prima della fine del 2014 anche se molto dipenderà da come e quando l’Europa riuscirà a uscire dalla crisi.

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Euribor a 0,75%, scendono i Mutui variabili

Anche in un contesto economico difficile come quello che stiamo attraversando capita, di tanto in tanto, di dare delle notizie positive come quella relativa ai mutui a tasso variabile che, grazie alla discesa dell’Euribor a 3 mesi fino allo 0,75%, continua il trend di discesa cominciato a inizio anno. Una buona notizia per le famiglie italiane che hanno contratto un mutuo variabile che, così, vedranno ridursi la rata mensile da corrispondere alla banca. Una diminuzione in atto da inizio anno quando l’Euribor a 3 mesi ha cominciato la sua discesa partendo dal 1,34% e arrivando fino al valore attuale, appunto, di 0,753%. Un calo che si traduce in un risparmio medio, per chi ha in essere un mutuo a tasso variabile, di oltre 50 euro al mese. Un risparmio che, almeno in parte, va a coprire i continui rincari (benzina, generi alimentari e tasse in primis) che hanno afflitto le famiglie dall’inizio del 2012.

Inoltre questo trend al ribasso dell’Euribor dovrebbe continuare ancora a lungo. Secondo ilsole24ore i futures indicano che l’Euribor a 3 mesi potrebbe scendere ulteriormente e attestarsi intorno allo 0,66% già verso settembre. Successivamente si stima che i tassi possano tornare a crescere ma a ritmi molto lenti e compatibilmente con il miglioramento dell’economia all’interno dell’eurozona.

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Calano le richieste di surroga

Le richieste di mutui per surroga sono diminuite del 50% passando da una quota del 18% di Ottobre 2010 ad una del 9,7 degli ultimi 3 mesi nonostante le importanti novità introdotte nel DL liberalizzazioni voluto dal governo. Questo è quanto emerge dal report di mutui.it che ha analizzato oltre 150 mila domande di mutuo pervenute nel primo trimestre 2012. La colpa di questo calo sarebbe da imputare ai tassi di interesse estremamente alti che stanno scoraggiando molti cittadini ad usufruire di questo strumento finanziario. Il calo più corposo è stato registrato nelle regioni settentrionali e, in particolare, in Trentino Alto Adige, Friuli e Veneto dove, rispettivamente, i mutui per surroga sono diminuiti del 25,8%, del 21,44% e del 13,30, mentre mantengono valori invariati l’Umbria e la Basilicata.

Questi dati dimostrano, ancora una volta, la poca convenienza degli attuali tassi di interesse applicati dalle banche sui mutui e sui finanziamenti in genere. Da quando la crisi, circa 8 mesi fa, ha stravolto lo scenario europeo le banche hanno applicato spread molto più alti annullando, di fatto, la convenienza del ribasso dei tassi di interesse deciso dalla Banca Centrale Europea.

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