Tasse al 45% secondo i conteggi Bankitalia

Secondo quanto afferma una ricerca condotta dalla Banca d’Italia, la pressione fiscale italiana giungerà presto al 45%. A rivelarlo lo stesso governatore Ignazio Visco che afferma come con la manovra Monti il peso delle tasse toccheranno una soglia record. “Le misure volte a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013” – ricorda Visco nella sua spiegazione – “determinano una correzione del saldo nell’ordine di 20 miliardi in ciascun anno del prossimo triennio”.

Tradotto in termini più concreti, ciò sta a significare che “tenendo conto anche degli interventi adottati in estate, la correzione nel 2013 è pari a 76 miliardi. I nuovi interventi si concentrano per circa due terzi sulle entrate, portando la pressione fiscale intorno al 45%”.

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Irpef ridotto all’82% per favorire i consumi

Novità in arrivo per l’acconto Irpef con scadenza 30 Novembre 2011 che in funzione della riduzione approvata dal presidente del consiglio scende all’82% invece del normale 99%. Il Ministero dell’Economia ha comunicato la riduzione di 17 punti percentuali, arrivata proprio all’ultimo minuto, che consentirà di posticipare la differenza a Giugno 2012. Si tratta di una misura fatta per dare modo a dipendenti e liberi professionisti di “respirare” in vista delle prossime festività natalizie.

Lo slittamento di parte dell’acconto irpef, applicato tramite decreto legge firmato il 21 Novembre 2011 e attualmente in corso di pubblicazione, è reso possibile dalla manovra di maggio-giugno 2010 voluta dal precedente governo.

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Come funziona il nuovo redditometro

Una cosa è certa… con il nuovo redditometro il fisco avrà tantissime informazioni in più per poter controllare i redditi dei contribuenti e verificare eventuali irregolarità. Da oggi, infatti, oltre a poter verificare quanto si guadagna il fisco sarà in grado di controllare quanto si spende e quanto si risparmia verificando se la somma di queste voci risultano essere corrispondenti a quanto si è dichiarato di guadagnare.

Una piccola rivoluzione che fa del nuovo redditometro uno strumento potentissimo per verificare eventuali illecito e punire gli evasori.

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Fisco, i dati sulle riscossioni 2010

Secondo quanto afferma la Cgia di Mestre, nel 2010 Equitalia avrebbe riscosso ai cittadini circa 9 miliardi di euro. Un introito che, suddiviso su ogni cittadino della Penisola, equivale a circa 160 euro a testa. Un introito che, aggiungiamo, risulta essere in aumento rispetto ai dati su base annua, a principale conseguenza di modalità di riscossione frequentemente coattiva, che ha incrementato l’ammontare ottenuto nello svolgimento delle attività dell’agente per le riscossioni.

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Agli italiani piace l’evasione fiscale

Nonostante grandi proclami e rotte verso una maggiore consapevolezza dei danni che le pratiche “in nero” generano all’economia italiana, l’evasione fiscale è ben lungi dall’essere un comportamento rigettato da una buona parte degli italiani che,  anzi, si dimostrano molto attratti dall’aggiramento delle normative fiscali.

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Tasse, quelle italiane sono tra le più alte d’Europa

Stando a quanto affermato dalla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, pubblicato il 22 settembre, la pressione fiscale è cresciuta, e continuerà a salire in maniera significativa. Secondo le stime ufficiali compiute dal governo, infatti, la pressione fiscale ha subito un aumento di un punto percentuale nel 2010, confermandosi – con il 42,6% – tra le più elevate del vecchio Continente. Insomma brutte notizie per i contribuenti italiani che continuano a vedersi in cima alle principali classifiche europee sui paesi in cui la pressione fiscale è più alta.

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