Quella appena passata potrebbe essere definita come una settimana dramamtica per le borse caratterizzata dal riaccendersi delle tensioni sul debito dei paesi europei. Tornano sotto attacco la Spagna e l’Italia ma perfino la Francia ha avuto difficoltà nel piazzare i propri titoli di stato a tassi di interesse decenti. Un campanello d’allarme che potrebbe comportare il rischio di bruciare velocemente tutti i progressi appena raggiunti con l’incredibile risultato di far ripiombare l’eurozona nella stessa situazione dello scorso autunno. D’altronde i dati macroeconomici non sono dei migliori: la ripresa stenta ad arrivare e se da un lato le misure per contenere i deficit e la spesa pubblica stanno sortendo i propri effetti dall’altro le misure di austerity varate dai principali governi hanno contribuito a diminuire il potere di acquisto delle famiglie facendo scendere drammaticamente i consumi.
Non a caso a Marzo sono calate le vendite di auto nuove, in Italia del 27% e in Francia del 23. Cala la produzione industriale in Germania, paese virtuoso per eccellenza, e aumenta la disoccupazione in Spagna. Per il mese di Aprile si prevede un fortissimo calo dei consumi in occasione della Pasqua (le famiglie tagliano i budget per viaggi, pranzi e cene) così come calano sui valori minimi dal 1995 i risparmi degli italiani.