RC auto: autovelox per trovare chi non paga

Nei meandri della Legge di Stabilità è comparsa una novità che interesserà direttamente tutti coloro che non sono in regola con il contratto assicurativo: per scoprire chi non è titolare di un contrassegno valido, o – ancora peggio – chi non ha mai contratto una polizza assicurativa per la propria auto, le forze dell’ordine potranno altresì utilizzare i dati raccolti con autovelox e tutor, o ancora le telecamere per controllare gli accessi alle zone a traffico limitato (ZTL).

 

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Industria: cala il fatturato, ordinativi in difficoltà

Il fatturato dell’industria, nel corso del mese di settembre, ha subito una flessione di 5,4 punti percentuali, con una contrazione quanto mai grave: stando ai dati forniti dall’Istat, infatti, tale entità nella diminuzione del fatturato industriale non era mai stata riscontrata da tre anni a questa parte, con una crescita di 1,9 punti percentuali in via tendenziale.

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Casa: meglio affitto o di proprietà?

Gli italiani amano la casa di proprietà e non a caso siamo uno dei paesi al mondo con il più alto tasso di proprietari di casa in rapporto al numero di abitanti. Eppure le ultime novità che arrivano da questo fronte offrono nuovi spunti per rivalutare i vantaggi e gli svantaggi una casa propria. Il nuovo governo Monti dovrebbe, tra le altre cose, introdurre nuovamente una tassa sulla casa visto che proprio l’Italia è uno dei pochi paesi europei a non averla.

 

Ovviamente è ancora presto per capire in che misura colpirà e, sopratutto, chi colpirà questa nuova tassazione sugli immobili di proprietà ma sono in molti ad ipotizzare una nuova tassa che includa anche il canone rai e l’attuale tassa sui rifiuti.

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Preoccupa il debito americano

Se l’Europa non sta bene gli Stati Uniti non brillano certo per la loro economia che, al momento, è tutt’altro che florida. Come tutti sanno anche la giornata di ieri è stata caratterizzata dalle proteste dei cosidetti “Indignados” che hanno letteralmente occupato il ponte di Brooklin prima di essere sgomberati dalla polizia. I giovani, per lo più studenti, protestano contro wall street, ossia contro il simbolo della finanza e del capitalismo ritenuti le vere cause della crisi globale che attanaglia il mondo dal 2008. E intanto il debito pubblico cresce a ritmi vertiginosi creando non poche preoccupazioni.

Per dare stimolo all’economia americana e farla tornare a crescere si è investito tanto facendo ricominciare a correre il debito pubblico tanto che sta per essere raggiunta la soglia massima pari a 15 trilioni di dollari (soglia che è già stata alzata ad agosto dal parlamento americano proprio all’ultimo minuto).

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Donne e lavoro: novità in arrivo

L’occupazione femminile nel nostro paese è molto più bassa della media europea. Questo è quanto ha tenuto a sottolineare Monti nella presentazione del suo programma al Senato. Secondo il nuovo presidente del consiglio migliorare l’integrazione delle donne nel mondo del lavoro è requisito fondamentale per avviare un processo di crescita della nostra economia che sia anche duraturo. Al via, quindi, una politica economica volta a favorire l’ingresso delle donne nelle aziende attraverso piccole agevolazioni che incentiveranno anche gli stessi datori di lavoro a puntare su manodopera femminile.

Ma quali saranno i punti che il nuovo governo tecnico andrà a toccare per favorire l’occupazione delle donne (e dei giovani di cui parleremo nei prossimi giorni)? Sicuramente già da ora è possibile tracciare alcune linee guida che faranno parte delle nuove leggi che incentiveranno l’occupazione femminile.

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Morgan Stanley: è allarme europa

La crisi che sta attanagliando l’Europa potrebbe essere più grave di quello che sembra. A lanciare l’allarme è Morgan Stanley che denuncia una vera e propria fuga dall’Europa dei capitali dei grandi investitori internazionali. Come già abbiamo avuto modo di commentare la situazione sta assumendo un aspetto molto preoccupante. Dopo Grecia e Italia ora sotto attacco ci sono Spagna e, in misura minore, anche la Francia. Basti pensare che oggi il differenziale tra titoli spagnoli e Bund tedeschi ha superato quello dei titoli italiani.

Stamattina lo spread dei bonos è salito fino a quota 503 punti base per poi riscendere verso quota 490 mentre lo spread dei titoli italiani si è ulteriormente abbassato sotto quota 470. Per quanto riguarda la francia, invece, ieri lo spread ha vissuto momenti di alta tensione arrivando a superare quota 200 ossia il livello più alto dall’introduzione dell’euro.

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