Come era ampiamente prevedibile, il livello di fiducia nell’eurozona è calato rapidamente nel corso del mese di settembre, riflettendo tutte le difficoltà che i Paesi membri stanno affrontando, al fine di evitare una pericolosa reazione a catena nell’ipotesi di un default sostanziale o formale da parte della Grecia, e non solo.
Approfondimenti
Approfondimenti finanziari ed economici.
Piazza Affari chiude in negativo a -0,47%
Dopo un lunedì e un martedì all’insegna del segno più tutte le principali piazze europee hanno chiuso la giornata di ieri in perdita. La peggiore è stata Francoforte che ha perso poco più dell’1%, mentre Piazza Affari si è fermata allo 0,47% trainata da titoli come Tod’s (che perde il 2,75%) e Tenaris (-4,42%).
Tra i titoli che hanno fatto registrare buone performance, invece, segnaliamo lottomatica (+2,54%). Tuttavia è stata una giornata molto indicativa anche per i titoli bancari.
Le borse rimangono appesa al filo della crisi ellenica
L’incertezza rimane alta sui mercati finanziari e gli operatori di trading si trovano di fronte ad una crisi economica di proporzioni sempre maggiori. Le banche europee sono estremamente intimorite da un aggravarsi della crisi del debito sovrano, diffusa ormai tra tutti i principali Stati membri dell’ Unione Europea, capace di intaccare non solo il sistema bancario ma anche l’economia reale del Vecchio Continente.
I governi non sembrano sufficientemente uniti per trovare una soluzione all’imminente sesta tranche da 8 miliardi di euro di aiuti alla Grecia prevista per il 3-4 ottobre; Olli Rehn, portavoce del commissario UE agli Affari economici, ha infatti dichiarato che «la troika sta ancora verificando l’attuazione di tutti gli impegni da parte del governo greco» e che ciò «difficilmente potrà avvenire entro le riunioni di Lussemburgo».
Piazza Affari: bene i titoli bancari
Stamattina pessima apertura delle borse che sembravano essere assolutamente indifferenti alle manovre che trapelano dal G20 appena concluso con cui si dovrebbe provvedere al default pilotato della Grecia per evitare la debacle dell’Europa. Tuttavia Piazza Affari ha trovato la forza di virare in positivo trainata dal comparto bancario.
Insomma se l’obiettivo del G20 era quello di far capire che si provvederebbe comunque al salvataggio dei paesi europei (costi quel che costi) per tranquillizzare le borse il risultato, per ora, sembra essere stato raggiunto.
Consumi ancora giù: a Luglio -2,4%
Ancora cattive notizie dal fronte dei consumi, almeno stando agli ultimi dati pubblicati dall’Istat relativi alle vendite al dettaglio di Giugno e Luglio 2011 che testimoniano una flessione negativa. I consumi continuano a scendere rispetto al non buonissimo 2010 e spiegano il perchè di tanta amarezza da parte di commercianti e industriali.
Nonostante questo i dati dell’Istat permettono di tracciare un quadro chiaro delle preferenze degli italiani che fanno emergere un quadro singolare e a tratti inspiegabile.
FMI taglia le stime di crescita dell’Italia
Era attesa con ansia e finalmente ieri nel pomeriggio è giunto il report del Fondo monetario Internazionale che analizzando la scenario economico internazionale dedica molta cura anche all’analisi della difficile situazione dell’economia italiana.
E i dati che si possono ricavare non sono certo positivi visto e considerato che che di fatto l’FMI dimezza le stime di crescita per il 2011 portandole allo 0,6% mentre quelle per il 2012 sono ancora più negative: 0,3%.