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Piazza Affari: bene i titoli bancari

Stamattina pessima apertura delle borse che sembravano essere assolutamente indifferenti alle manovre che trapelano dal G20 appena concluso con cui si dovrebbe provvedere al default pilotato della Grecia per evitare la debacle dell’Europa. Tuttavia Piazza Affari ha trovato la forza di virare in positivo trainata dal comparto bancario.

Insomma se l’obiettivo del G20 era quello di far capire che si provvederebbe comunque al salvataggio dei paesi europei (costi quel che costi) per tranquillizzare le borse il risultato, per ora, sembra essere stato raggiunto.

A trascinare questa ondata di ottimismo, infatti, sembra essere principalmente il potenziamento del fondo salva stati che se venisse innalzato alla soglia dei 3000 miliardi sarebbe più che sufficiente per salvare paesi più grandi della Grecia (si pensa almeno al Portogallo ma potrebbero essere sufficienti anche per aiutare un paese come l’Italia).

Questo, insieme all’interesse della Cina dimostrato la scorsa settimana che si è dimostrata assolutamente intenzionata ad aiutare l’Europa qualora fosse necessario, potrebbe calmare i bollenti spiriti degli speculatori distraendo un po l’attenzione dalle borse europee.

I primi segnali già si intravedono visto che stamattina l’Euro stà riconquistando terreno sul dollaro e che le Commodities stanno registrando delle perdite interessanti specialmente per quanto riguarda l’oro e l’argento, beni rifugio per eccellenza.

A trascinare Piazza Affari ci pensano le banche con Unicredit che torna sopra la quota psicologica di o,70 euro per azione e Intesa san paolo che fa registrare un ottimo +6,13%. Anche gli altri titoli bancari, però, non stanno a guradare visto che tutti fanno registrare, attualmente, un segno positivo davanti alle proprie quotazioni.

E il differenziale tra Bond tedeschi e BTP italiani? Beh, nonostante il livello sia ancora di guardia già il fatto di essere scesi sotto la soglia dei 390 punti permette di rifiatare. Insomma non c’è che attendere, fiduciosi, la chiusura delle borse per poter fare un primo bilancio delle reazioni al G20.

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