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Dopo la Grecia è allarme Ungheria

Abbiamo più volte parlato della crisi europea del debito e di come la Grecia non sia l’unico problema per l’economia dell’Unione Europea. Pochi giorni fa ricordavamo del caso del Portogallo, altro paese a rischio, che sta facendo di tutto per evitare di trovarsi nella stessa situazione del paese ellenico. Ma ad aggiungersi ad i casi “noti” arriva un altro paese: l’Ungheria. L’ungheria è un paese che non fa parte dell’eurozona ma la sua crisi è talmente violenta che rischia di diventare un boomerang per l’intera Europa con ripercussioni gravissime per tutte le aziende che hanno investito in questo paese. La crisi in Ungheria è talmente grave che è l’unica nazione Europea ad aver visto fallire definitivamente la propria compagnia aerea di bandiera. Un caso unico, al momento, che rispecchia a pieno la situazione dell’economia in genere provocata dall’attuale congiuntura economica e da scelte politiche errate.

Seppur l’economia ungherese non sia di dimensioni importanti gli effetti di un eventuale default del paese sarebbero gravissimi per tutto il vecchio continente. Basti pensare alla nostra Unicredit, il più importante gruppo bancario italiano insieme a Intesa, che è presente in maniera massiccia nel paese e potrebbe ricevere un durissimo colpo da un eventuale default.Al momento l’europa e il Fondo Monetario Internazionale stanno valutando un pacchetto di aiuti di 15-20 miliardi di euro per evitare il fallimento del paese ma tutto sembra essere in bilico per via di alcune scelte politiche poco gradite in quanto vanno in forte contrasto con gli accordi presi in sede europea.

Intanto il deficit del paese corre, così come sono in forte aumento anche la disoccupazione e la povertà. Non se la passano meglio altri settori strategici come l’istruzione (secondo la repubblica.it negli ultimi anni sarebbe dimezzato il numero delle università e diminuito il numero di anni di scuola dell’obbligo) e la sanità, come testimonia anche il dato sulla mortalità in forte aumento negli ultimi anni.

Il governo Ungherese ha da poco rivisto al ribasso le stime di crescita sul pil per il 2012 che a quanto pare dovrebbe oscillare tra lo 0 e lo 0,5% tanto che i titoli di stato del paese (i cui rendimenti continuano a salire velocemente) sono stati declassati dalle principali agenzie di rating a spazzatura.

La situazione appare davvero drammatica e seppur l’Ungheria sia un paese con un’economia significativamente più piccola di quella della Grecia potrebbe riaccendere quelle tensioni mai del tutto sopite sulla crisi del debito nel vecchio continente.

Insomma la preoccupazione per le sorti del paese è grande così come è grande la paura per Unicredit che con la sua controllata Unicredit Bank Hungary Zrt rappresenta uno dei principali gruppi bancari dell’Ungheria. Un eventuale default del paese potrebbe avere ripercussioni molto gravi anche per la banca italiana da anni alle prese con una serie di problematiche che ne hanno penalizzato il proprio valore di borsa.

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