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Torna la fiducia sugli immobili, ma è davvero così?

Dati in forte contrasto con quelli del Censis arrivano da Immobiliare.it che, intervistando un campione di 5 mila persone ha rilevato un miglioramento della fiducia dei consumatori nei confronti del mercato immobiliare. Secondo il noto portale online scende al 18,3% (prima era al 21,7%) la percentuale di persone che ritengono di dover aspettare per acquistare un immobile così come scende al 39,3% (dal 40) chi pensa che ci sarà un ulteriore calo dei prezzi. Questo miglioramento, seppur lieve, arriva in forte contrasto con quanto dichiarato nei giorni scorsi dal Censis che ha previsto un possibile calo compreso tra il 20 e il 50% delle quotazioni degli immobili nel solo 2012. Un fatto che, se dovesse avverarsi, rischierebbe di dare il colpo di grazia all’economia italiana già provata dalla crisi europea e dalla pesantezza di un debito enorme che agli attuali tassi di interesse costa troppo rifinanziare.

Quello rilevato da immobiliare.it è un debole segnale di ripresa che, a nostro giudizio, rischia di essere smentito per via dell’IMU che, inevitabilmente, costringerà molti proprietari di seconde e terze case a mettere sul mercato i propri immobili perchè ormai non più redditizi. Tuttavia ci sentiamo in dovere di dare spazio a tutte le visioni del mercato così che ogni lettore possa farsi un’idea di quello che ci aspetta dopo aver sentito tutte le campane.
Secondo Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, gli ultimi sei mesi “sono stati lo specchio della voglia di prudenza nei confronti della nostra vita, ancor prima del settore immobiliare; ma nell’ultimo semestre del 2011 il calo delle compravendite si è fermato, permettendo al mercato di riacquisire stabilità. Il nostro indice di fiducia, oggi, conferma la ripresa di una progettualità delle famiglie italiane”.

Questo, ovviamente, non vuol dire che si siano ricominciate a comprare case come se nulla fosse, ma che dopo un periodo di forte stallo sta ricominciando ad aumentare il numero di persone che si interessano ad una probabile compravendita.

Tra le regioni più ottimiste spiccano Emilia Romagna, Toscana e Umbria dove la percentuale di chi pensa sia un buon momento per comprare casa sale rispettivamente al 58,2%, al 56,6% e al 54,6%. Peggio di tutte fa l’Abruzzo dove solo il 29,8% degli intervistati pensa sia un buon momento per pensare ad un acquisto.

Tuttavia prima che questo “sentimento” positivo registrato da immobiliare.it si trasformi in una vera e propria ripresa del mercato immobiliare occorre che gli spread sui mutui scendano su livelli più bassi così da consentire delle rate più in linea con le attuali possibilità degli italiani. Oggi, nonostante il valore estremamente basso dei tassi ufficiali di riferimento il costo di un mutuo a tasso fisso di 200 mila euro è più alto di ben 200 euro al mese di quanto non fosse solo 3 anni fa.

Insomma se da un lato non calano più di tanto le quotazioni degli immobili devono diminuire i tassi sui mutui altrimenti più che assistere ad una ripresa del settore immobiliare si rischia un vero e proprio tracollo del mercato con danni enormi per tutte quelle famiglie che si sono indebitate per 20 o 30 anni.

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