Crisi: nessun Paese può dirsi al sicuro

Christine Lagarde, direttore del Fondo Monetario Internazionale nell’era post Strausse-Kahn, ha affermato che i legami commerciali e finanziari tra il vecchio Continente e l’Asia potrebbero influenzare la crescita economica. In altri termini, la crisi potrebbe rapidamente propagarsi verso l’Asia, in un contagio a catena che rischia di mandare l’intero Pianeta su livelli recessivi.

 

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Il G20 vuole salvare l’Europa

Il G20 appena concluso ha un’importanza senza precedenti visto e considerato che il tema del giorno sul banco dei ministri economici dei 20 paesi più potenti del mondo è stato uno soltanto: come salvare l’euro e l’Europa! Si perchè la paura degli Stati Uniti, della Cina e delle altre potenze asiatiche è che l’Europa possa innescare una recessione senza precedenti. Questo timore ha spinto i paesi del G20 ha prendere delle decisioni senza precedenti pur di salvare l’Euro e, di conseguenza l’economia globale, visto che un eventuale default di uno dei paesi membri avrebbe ripercussioni gravissime e, forze, insostenibili.

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FMI taglia le stime di crescita dell’Italia

Era attesa con ansia e finalmente ieri nel pomeriggio è giunto il report del Fondo monetario Internazionale che analizzando la scenario economico internazionale dedica molta cura anche all’analisi della difficile situazione dell’economia italiana.

E i dati che si possono ricavare non sono certo positivi visto e considerato che che di fatto l’FMI dimezza le stime di crescita per il 2011 portandole allo 0,6% mentre quelle per il 2012 sono ancora più negative: 0,3%.

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Male l’economia italiana secondo l’FMI

Il Fondo Monetario Internazionale porta in ribasso le stime di crescita dell’economia italiana, affermando che nel corso del 2011 il Prodotto Interno Lordo della Penisola si svilupperà di un punto percentuale, con un debito tra i più elevati al mondo (120,6%  del Pil) e un deficit superiore a quattro punti percentuali (4,1%). Dati non certo positivi che cercheremo di analizzare insieme per capire quali siano i possibili scenari futuri dell’economia del nostro paese nei prossimi mesi.

 

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