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La Grecia approva il piano di austerità

Quella a cui abbiamo assistito ieri è stata una giornata campale per la Grecia. Il parlamento, infatti, ha approvato il piano di austerità imposto dagli organismi internazionali in cambio del maxi prestito da 130 miliardi di euro (ma si parla forse di arrivare anche a 150) mentre fuori dal palazzo la città di Atene viveva attimi di paura per via degli scontri promossi dai manifestanti. Così mentre il parlamento decideva di accettare le durissime misure di tagli Atene veniva data alle fiamme vivendo una delle giornate più dure della sua storia. Si evita, in questo modo, il default finanziario considerato dal premier greco “una catastrofe inimaginabile” che avrebbe richiesto sacrifici insostenibili per il popolo greco. Anche il ministro delle finanze Venizelos ha difeso la decisione di accettare le misure sostenendo che “La scelta non è tra i sacrifici e non fare sacrifici, ma tra i sacrifici e qualcosa di inimmaginabile“.

Insomma finalmente la Grecia sembra arrivare ad una svolta, seppur dolorosa, della crisi evitando il default finanziario e dando il via libera al maxi prestito che eviterà l’imminente fallimento del paese con tutto quello che comporta. Lo stesso Papademos ha dichiarato che “Sappiamo che le nuove misure colpiranno i greci nel breve termine. Lo sappiamo, ma i costi sociali non si possono paragonare con il disastro di un default”.Ma gli scontri a cui abbiamo assistito ieri sono stati durissimi: un centro commerciale dato alle fiamme, oltre 40 agenti di polizia feriti e Piazza Syntagma sotto il controllo dei manifestanti per tutta la sera con cinema e negozi semi distrutti.

Sta di fatto che i sacrifici imposti al popolo greco sono durissimi ed è comprensibile, quindi, la rabbia della popolazione che vedrà ridursi di oltre il 20% il salario minimo garantito oltre a veder tagliate pensioni, sanità e altri servizi di prima necessità. Inoltre verranno privatizzate molte aziende pubbliche che si occupano di gas, petrolio e acqua.

Il tutto per ottenere questi beneddetti 130 miliardi di euro con cui poter andare avanti e cercare di risanare i conti del paese messo in ginocchio da decenni di mala politica in cui sono stati truccati bilanci e si è speso molto più di quanto non si potesse.

Peccato che, ancora una volta, per colpa della politica ci vadano di mezzo sempre i soliti noti.

La situazione dei mercati

Al momento i futures sono in netto rialzo e lo spread tra titoli tedeschi e titoli italiani è in deciso calo a 366 punti base. Oggi diversi analisti hanno previsto una giornata euforica in borsa visto che la scorsa settimana l’idea era che i mercati avessero fatto una flessione proprio in attesa delle decisioni che sarebbero arrivate da Atene.

Resta, però, il momento di massima voltatilità in cui l’andamento delle contrattazioni può subire delle veloci sterzate, in negativo o positivo, anche in funzione di nuove notizie che arriveranno durante il corso della giornata.

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