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Perché l’America Latina è cresciuta meno dell’Asia Orientale?

cile

Come mai i paesi dell’America Latina non hanno raggiunto standard di vita uguali a quelli che godono altri paesi, come quelli dell’Asia Orientale? Sono varie le teorie in merito.

La prima è la posizione geografica: oltre il 70% dell’America Latina si trova ai tropici, regione della terra particolarmente esposta alle malattie come febbre gialla, malaria, dengue, colera ecc. e distante dai mercati importanti. La seconda è l’esposizione dell’America Latina, dopo l’indipendenza, al tradizionale diritto civile. Un sistema basato sul diritto comune favorisce meglio lo sviluppo e la crescita economica.

La terza è rappresentata dalle piantagioni agricole, diffuse su larga scala nella regione. Nel nord, l’agricoltura era mista, e le unità più piccole hanno portato a istituzione politiche più democratiche, una solida protezione dei diritti di proprietà e una classe media più ampia. La quarta è un’eredità istituzionale molto debole, con accordi istituzionali penalizzanti. Quinta e ultima, una frammentazione etnico-linguistica e culturale, risalente al colonialismo, che ha da sempre ostacolato la crescita della regione.

L’economia dell’America Latina: come sono andati i fatti

Negli anni ‘60 il reddito pro capite dell’America Latina era superiore a quello dei paesi asiatici, ma la crescita velocissima di quest’ultimi ha invertito la situazione. Anche se alcuni paesi latini hanno un reddito medio-alto, lo sviluppo è stato molto lento.

Ciò è dovuto al protezionismo. A partire dagli anni ’50, la regione ha inteso svilupparsi basandosi sull’industrializzazione che andasse a sostituire le importazioni, in modo da proteggere la produzione interna. Dopo tre decenni, queste industrie protette non sono cresciute, lasciando l’America Latina molto esposta alla crisi del debito degli anni ’80.

In questo lasso di tempo, l’Asia orientale era immersa nella totale promozione delle esportazioni, degli incentivi fiscali agli esportatori, nella riduzione delle barriere commerciali, nel non protezionismo e nella minore applicazione di controlli e regolamenti. A differenza dell’America Latina, i paesi asiatici hanno vissuto in un ambiente macroeconomico stabile, un ridotto deficit fiscale e tassi d’inflazione bassi e stabili. Altro punto importante è la rinuncia alle valute sopravvalutate, cosa che l’America Latina non è stata in grado di fare.

Ma gli episodi di successo non sono certo mancati. Sul finire del 19° secolo, l’Argentina aveva il reddito pro-capite tra i primi 10 al mondo; il Cile, a partire degli anni ’80, ha avuto una crescita esponenziale grazie all’apertura dei suoi mercati al commercio internazionale, incentivando così gli investimenti provenienti dall’estero. Nonostante una certa flessione, il Cile rimane uno dei paesi con il più alto reddito pro capite e il più basso tasso di povertà.

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