Catricalà: settore rc auto senza concorrenza

Nella giornata di ieri Antonio Catricalà, presidente dell’Antitrust, ha denunciato ancora una volta l’assenza di concorrenza nel settore delle assicurazioni auto obbligatorie che sarebbe la causa principale del caro polizze di cui abbiamo già avuto modo di parlare in diverse occasioni.

Sempre secondo il presidente dell’Antitrust, che parla ad un’ampia platea di un convegno che ha per oggetto proprio le assicurazioni, alla base ci sarebbe l’ostracismo delle compagnie che si rifiutano di accettare come possibilità il, cosidetto, plurimandatario.

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Parte la corsa alle assicurazioni per professionisti

Con il decreto di emergenza di Ferragosto il governo aveva fissato un termine ultimo di 12 mesi per riformare gli ordinamenti professionali rendendo obbligatoria, tra le altre cose, l’assicurazione contro i rischi. E, di fatto, è già scattata una vera e propria corsa per cercare di essere in linea con le direttive ancor prima che passi la legge.

 

In questi giorni, infatti, sia le compagnie di assicurazione, che le stesse associazioni di categoria si stanno muovendo per cercare di delineare la struttura di queste polizze che, di fatto, non sono ancora inquadrate dal punto di vista legislativo.

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Giovani: il 29% è senza lavoro

Continuamo a parlare di lavoro perchè gli ultimi dati diffusi dall’Istat proprio ieri parlano chiaro: la disoccupazione continua ad aumentare senza sosta. Sale all’8,3% (ad agosto era all’8%) la disoccupazione generale in Italia mentre quella giovanile arriva pericolosamente in prossimità del 30%.

A settembre, infatti, l’Istat ha registrato che ben il 29,3% dei giovani non lavora. Un dato drammatico che continua a crescere ad un ritmo non più sostenibile visto che solo il mese precedente era al 28%.

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Il costo di ogni parlamentare italiano

Quando si è cominciato a parlare di sacrifici da chiedere agli italiani per uscire dalla crisi economica sono stati in molti a chiedere che si cominciasse proprio dai costi della politica. In particolare gli italiani chiedevano di tagliare sia il numero che stipendio e benefici dei nostri parlamentari.

La risposta di alcuni “illustri” politici è stata che tagliando il numero dei parlamentari e abolendo alcuni loro privilegi il risparmio sarebbe stato minimo… meglio quindi alzare l’aliquota dell’iva al 21%!

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Tassi Btp pericolosamente sopra al 6%

Ci siamo… nonostante tutte le rassicurazioni di questi giorni del governo qualcosa sembra essere andato storto visto che c’è stata fortissima tensione nell’asta dei Btp di ieri dove il rendimento lordo dei titoli decennali torna sopra quota 6%. E’ la prima volta dal 1997 e non si tratta certo di un segnale molto rassicurante.

Per l’esattezza lo stato ha dovuto garantire un rendimento del 6,06% per quanto riguarda i 2,9 miliardi di Btp a dieci anni, ossia quelli in scadenza il primo Marzo 2022, anche se la richiesta è stata addirittura maggiore.

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Il governo in Europa per le misure sulla crescita

Ieri Berlusconi ha presentato il piano italiano per favorire lo sviluppo del nostro paese come richiesto dalla stessa Europa che nei giorni passati aveva inviato una lettera al premier chiedendo ri risolvere alcuni nodi ritenuti fondamentali. E così è stato perchè proprio ieri nel pomeriggio la bozza delle misure studiate dal governo in questi 3 giorni di trattative con gli alleati del PDl è finalmente stata resa nota.

Si parla di pensioni che a partire dal 2026 dovrebbero scattare per tutti, donne e uomini, a partire dai 67 anni di età e la possibilità per le aziende di licenziare anche solo per la crisi economica a partire da Maggio 2012.

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