Le troppe tasse mettono a rischio la crescita. A sostenerlo è il vice direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, che in un’audizione alla camera ha ribadito la sua preoccupazione in merito all’argomento. Secondo Rossi l’obiettivo del governo deve essere quello di riuscire ad abbassare la pressione fiscale sui contribuenti in regola, sulle imprese e sul lavoro, ossia sulle buste paga. D’altronde non ci vuole una scienza a capire che con questa pressione fiscale il paese non va da nessuna parte. Lo dimostrano perfino i dati fino ad ora diffusi secondo cui, nonostante l’aumento delle tasse, i soldi che entreranno nelle casse dello stato nel corso di questo 2012 saranno inferiori a quelli del 2011.
Il perchè è presto detto: aumentando la pressione fiscale in un contesto come quello attuale si è dato un notevole impulso ad una veloce riduzione dei consumi. E se si compra meno lo stato incassa meno (vedi iva, tanto per fare un esempio), le aziende chiudono (quindi non pagano più le tasse) e i lavoratori vengono licenziati (quindi non pagano più le tasse).