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Monti e le elezioni del 2013

In un contesto economico sempre più drammatico accompagnato da una politica assolutamente inadeguata il caso del giorno non è rappresentato dal numero di disoccupati o dalla quantità di aziende che ogni giorno chiudono i battenti ma, bensì, sul fatto che Monti si ricandidi o no alle prossime elezioni politiche del 2013. Da un lato c’è l’attuale premier che giura di non volersi ricandidare ma, dall’altro, ci sono alcuni politici che vorrebbero che continuasse il suo (sporco) lavoro. Ovviamente per sapere quella che sarà la verità occorrerà aspettare le elezioni del 2013 ma è inevitabile finire con il fare alcune considerazioni. L’Italia ha veramente bisogno che Monti continui il suo lavoro anche oltre questo mandato? Non c’è nessun altro in grado di governare questo (assurdo) bel paese?

La verità è che il panorama politico offre ben poco e il contesto economico che stiamo attraversando non permette di sbagliare. Certo anche le scelte di Monti sono spesso non condivisibili ma a lui dobbiamo attribuire il merito di aver ridato un minimo di credibilità ad un paese che non ne aveva più.

Le elezioni del 2013 rappresenteranno un punto di svolta profondo perchè decideranno quella che sarà la strada che il nostro paese dovrà affrontare nei prossimi anni, una strada che potrebbe portare, con qualche sacrificio, verso un parziale risanamento dei conti pubblici e un conseguente rilancio della nostra economia o verso il fallimento totale.

Parliamoci chiaro… con una disoccupazione giovanile prossima al 40%, un numero di aziende fallite che aumenta di giorno in giorno, e con un patrimonio storico e artistico lasciato decadere per mancanza di fondi, il futuro dell’Italia è appeso ad un filo.

Ovviamente nessuno ha la bacchetta magica quindi i miracoli non possiamo aspettarceli ma chiunque vincerà le prossime elezioni avrà la responsabilità di decidere il futuro del nostro paese, ossia quello di circa 60 milioni di persone.

L’Italia ha i fondamentali per poter tornare ad essere un grande paese: la capacità di produzione artigianale è ancora ai massimi livelli, così come è invidiabile il nostro patrimonio enogastronomico per non parlare di quello storico e artistico che, se ben rivalutato, potrebbe ridare slancio al turismo con un aumento significativo delle entrate per le casse dello stato.

Insomma per rilanciare il paese bisogna solo fare le scelte giuste cominciando con lo smettere di parlare sempre e solo delle stesse cose. Se Monti deciderà di ricandidarsi saranno gli elettori a decidere se meriterà altra fiducia o no, come in qualsiasi paese democratico. Però ora, cari politici, mettiamoci a parlare di come risolvere i problemi seri del paese.

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