Italia: la recessione durerà per tutto il 2012

La recessione che stiamo attraversando durerà per tutto il 2012. E’ questo l’allarme lanciato dal Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, all’audizione presso la commissione bilancio della Camera, che sottolinea come siano necessarie delle manovre immediate a sostegno di famiglie e imprese. Secondo il ministro l’economia italiana è ferma da troppo tempo e proprio per questo, aggiungiamo noi, necessita di inteventi immediati per evitare che la recessione si prolunghi oltre il 2012 con danni inimmaginabili. Passera ha anche sottolineato come sulle imprese gravi un problema che rischia di minare nel profondo la nostra economia, ossia lo “scaduto“. Si tratta di circa 100 miliardi di crediti scaduti che le imprese non riescono ad incassare mettendo a durissima prova i bilanci. Secondo il ministro risolvendo il 50% dello scaduto entro il prossimo anno si potrebbe dare una forte spinta alla ripresa economica.

In effetti spetta proprio allo stato risolvere questo problema visto che dei 100 miliardi di “scaduto” ben 60 sono da attribuirsi a mancati pagamenti della pubblica amministrazione e solo 40 miliardi di euro derivati da mancati pagamenti tra le aziende. E’ facile ipotizzare che se lo stato sbloccasse quei pagamenti si potrebbe fortemente ridurre anche lo scaduto tra le aziende.

Leggi tutto

Torna la paura della crisi: crolla Piazza Affari

Un’altra giornata di passione, quella vissuta ieri, sui mercati finanziari con Milano che ha perso oltre il 3%, l’indice tedesco l’1,77% , quello francese l’1,43% e Londra che ha chiuso con un -1,5%. Malissimo i titoli del comparto bancario con il Monte dei Paschi di Siena che perde quasi l’11%, l Banca Popolare di Milano il 10,44% e Ubi Banca che perde il 6,55%. Il tutto sembra essere stato scatenato dalla paura di un possibile contagio della Spagna e dell’Italia che potrebbero veder riaccendere gli attacchi speculativi nei confronti dei propri titoli di stato con le conseguenze di riazzerare tutti i passi avanti fatti fin’ora.

Lo spread tra Italia e Germania torna a 340 dopo aver sfiorato, in giornata, i 350 punti base mentre quello tra Spagna e Germania sale fino a 365 punti base. Insomma torna alta la tensione sui mercati per via dell’allarme lanciato sui conti della Spagna e le non eccezionali notizie dal fronte macroeconomico con i dati sulle richieste settimanali di disoccupazione che si sono attestate a 359 mila (da 364 mila), un dato di per se buono ma inferiori alle aspettative degli analisti che si aspettavano 350 mila richieste.

Leggi tutto

Spagna: Citi lancia l’allarme sui conti

E’ la Spagna che, ora, fa tremare l’Europa. A lanciare l’ennesimo allarme sullo stato di salute ci pensa la banca americana Citi che, nell’ultimo rapporto diffuso ieri, ipotizza che il governo di Madrid possa aver bisogno di attingere a qualche forma di aiuto da parte dell’Unione Europea. Un’ipotesi estremamente pericolosa che potrebbe rendere nulli gli sforzi fatti fin’ora per evitare il contagio della crisi verso gli altri paesi del vecchio continente. Ma un eventuale “caso grecia” che coinvolga la Spagna potrebbe dare vita ad una crisi senza precedenti con ripercussioni drammatiche per l’intera Europa, Italia compresa. Se si pensava al Portogallo come possibile pericolo numero 1, ora a preoccupare sono i conti della Spagna che, è bene ricordarlo, ha un’economia ben più grande di quella di Lisbona.

I vertici del paese e quelli dell’Unione Europea hanno, ovviamente, smentito tutto ribadendo che la Spagna non ha assolutamente bisogno di nessun tipo di aiuto da parte degli altri paesi dell’Unione. Tuttavia secondo la banca americana i conti del paese iberico per il 2012 non saranno conformi alle stime del governo. Gli analisti di Citi, infatti, prevedono una contrazione del pil pari al 2,7% contro l’1,7% ipotizzati dalle auorità spagnole.

Leggi tutto

Sequestrati i beni di Gheddafi

La notizia è rimbalzata su tutti gli organi di stampa appena ieri pomeriggio: la guardia di finanza ha sequestrato i beni di Gheddafi per un valore di oltre 1,1 miliardi di euro. Tra questi spiccano le azioni Unicredit, Eni, Finmeccanica, Fiat e Juventus che verranno congelate in attesa che la giustizia internazionale  faccia il suo corso. Il sequestro è stato eseguito, in seguito alla rogatoria internazionale emanata dal Tribunale penale internazionale de L’Aja nell’ambito del procedimento per crimini contro l’umanità nei confronti di Gheddafi, dai militari del nucleo di Polizia tributaria di Roma. Secondo le Fiamme Gialle le quote azionarie erano gestite da 2 fondi sovrani libici, il Libyan Arab Foreign Investment Company e il Libyan investment Authority. Questi 2 fondi gestivano circa il 2% di Finmeccanica, l’1,5% della Juventus, lo 0,58% di Unicredit e di Eni oltre allo 0,33% di Fiat e Fiat Industrial.

Quello sequestrato finora è un patrimonio immenso che, da solo, basterebbe per ridare respiro al settore delle pensioni nel nostro paese. Ovviamente i titoli azionari rappresentano solo una parte, seppur molto importante, dei 1,1 miliardi di euro sequestrati dalle forze dell’ordine (tanto per fare un esempio tra i beni risulta esserci anche un bosco di 150 ettari).

Leggi tutto

Monti in oriente per trovare investimenti

Il premier Monti sarà in viaggio per circa 8 giorni in un tour che lo porterà tra Corea del Sud, Giappone e Cina alla ricerca di contatti e investimenti. Monti, infatti, incontrerà i vertici dei principali paesi asiatici presentando le riforme che il governo sta attuando con lo scopo di invogliare i paesi asiatici ad investire in Italia. Il tour di Monti è cominciato con la partecipazione al summit internazionale sulla sicurezza nucleare che si svolge a Seul dove, tra l’altro, si è svolto un incontro con il presidente Indiano per valutare alcune situazioni attualmente in sospeso come quella relativa ai nostri Marò. Ma il viaggio in oriente di Monti avrà il suo culmine quando il premier incontrerà i vertici cinesi, appuntamento che avrà una forte visibilità sui media attirando l’attenzione sul nostro paese forte della ritrovata fiducia dei mercati.

Il tour asiatico del presidente del consiglio arriva dopo i viaggi in Inghilterra e Stati uniti che hanno permesso al nostro premier di riallacciare i rapporti politici ed economici con alcuni dei partner commerciali storici del nostro paese. Proprio questi viaggi, infatti, sono stati organizzati per presentare le novità introdotte dal nuovo governo e attirare parte della liquidità delle principali potenze mondiali a sostegno della nostra economia.

Leggi tutto

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi