Ieri l’asta dei BTp con scadenza a 5 e 10 anni si è conclusa in maniera piuttosto positiva con i rendimenti in calo rispetto alle passate aste nonostante lo spread sia salito al di sopra dei 430 punti base. Insomma un buon risultato che “da morale” se consideriamo che nei prossimi 3 mesi si dovrà rifinanziare gran parte del debito in scadenza quest’anno. Da qui ad Aprile, infatti, si darà vita ad una serie di collocamenti molto importanti che sanciranno il futuro del nostro paese. Un buon esito delle prossime aste vorrà dire rifinanziare il debito ad un costo sostenibile e allentare la morsa speculazionistica che dall’estate 2011 tiene il nostro spread sotto pressione.
Basti pensare che entro Aprile dovranno essere rifinanziati circa 150 miliardi di euro di debito pubblico attraverso l’emissione di Bot, Btp, CCT e CTZ, di cui poco più di 50 miliardi solo a Febbraio. Questo spiega l’accellerazione voluta dallo stesso Monti che sta premendo per approvare tutti i punti del suo programma per rilanciare l’Italia così da consolidare la ritrovata fiducia dei mercati e rifinanziare il debito in scadenza ad un costo sostenibile per il nostro paese.