Mps e Unicredit: fusione in vista?

Da qualche giorno a questa parte girano strane voci circa una possibile fusione tra 2 delle principali banche del nostro paese, ossia Unicredit e Monte dei Paschi di Siena. Premttiamo che si tratta ancora solo ed esclusivamente di voci e, quindi, non c’è nulla di verificabile o di ufficiale al riguardo. Queste voci di corridoio sono state alimentate dall’uscita di Caltagirone dal cda (con relative dimissioni dalla carica di vicepresidente) del Monte dei Paschi per entrare pesantemente in Unicredit con una quota del 2% circa. Una mossa che in molti hanno interpretato in maniera dubbia e che ha contribuito ad alimentare sospetti su una eventuale fusione tra le 2 banche visto che per la banca di Siena si prospettano dei mesi di fuoco per via delle richieste dell’Eba che ha richiesto 3,2 miliardi di capitale aggiuntivi entro giugno per rafforzare il patrimonio.

Ovviamente una eventuale fusione sarebbe accolta con clamore perchè darebbe vita ad un colosso bancario anche se, per il momento, è prematuro fare previsioni senza avere in mano delle dichiarazioni ufficiali che facciano chiarezza sulla vicenda. Tuttavia qualche analista si è avventurato in una prima analisi e il verdetto è che una fusione di MPS con Unicredit avrebbe meno sovrapposizioni rispetto a una fusione tra MPS e Intesa Sanpaolo.

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Scioperi: ecco il calendario di febbraio

Anche il mese di febbraio dovrebbe confermarsi quale periodo ricco di agitazioni, scioperi e, pertanto, disagi. Tra le categorie più agguerrite è ribadita la presenza dei benzinai, con la Faib Confesercenti e la Fegica Cisl che hanno già annunciato un pacchetto di dieci giorni di serrata. Ad ogni modo, prima del 7 febbraio (giornata in cui si terrà un’assemblea dei gestori) sarà impossibile comprendere quali saranno i giorni interessati dalla protesta. Consigliabile un pieno di benzina prima della metà del mese.  Quel che invece è certa è la chiusura – per l’intera giornata – delle farmacie private aderenti a Federfarma durante il 1 febbraio 2011: solamente l’intervento della Commissione di garanzia potrebbe evitare l’evento.

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Titoli di Stato: ecco i prossimi appuntamenti

Ieri l’asta dei BTp con scadenza a 5 e 10 anni si è conclusa in maniera piuttosto positiva con i rendimenti in calo rispetto alle passate aste nonostante lo spread sia salito al di sopra dei 430 punti base. Insomma un buon risultato che “da morale” se consideriamo che nei prossimi 3 mesi si dovrà rifinanziare gran parte del debito in scadenza quest’anno. Da qui ad Aprile, infatti, si darà vita ad una serie di collocamenti molto importanti che sanciranno il futuro del nostro paese. Un buon esito delle prossime aste vorrà dire rifinanziare il debito ad un costo sostenibile e allentare la morsa speculazionistica che dall’estate 2011 tiene il nostro spread sotto pressione.

Basti pensare che entro Aprile dovranno essere rifinanziati circa 150 miliardi di euro di debito pubblico attraverso l’emissione di Bot, Btp, CCT e CTZ, di cui poco più di 50 miliardi solo a Febbraio. Questo spiega l’accellerazione voluta dallo stesso Monti che sta premendo per approvare tutti i punti del suo programma per rilanciare l’Italia così da consolidare la ritrovata fiducia dei mercati e rifinanziare il debito in scadenza ad un costo sostenibile per il nostro paese.

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Come diversificare i propri risparmi

Quello che molti risparmiatori si chiedono è “come posso investire i miei risparmi senza rischiare di perderli?”. Tuttavia la domanda giusta dovrebbe essere “come posso diversificare i miei investimenti per contenere il rischio?“. Già perchè la diversificazione è il requisito fondamentale per contenere in maniera significativa i rischi che gran parte degli investimenti può comportare. Per questo, ipotizzando di avere un capitale di 50 mila euro che si intende rivalutare è opportuno selezionare attentamente gli strumenti finanziari in funzione della propria propensione al rischio.

Ipotizzando una propensione al rischio medio – bassa si potrebbe valutare di approfittare degli ottimi tassi di interesse proposti dai conti deposito (di cui abbiamo ampiamente parlato negli scorsi mesi: guida completa ai conti deposito) e vincolare un 50% del proprio capitale in questo strumento finanziario così da avere il capitale garantito più un tasso di interesse annuo che si aggira sul 3% netto.

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Spagna: disoccupazione a livelli record

Il mercato italiano del lavoro non gode di ottima salute, ma in Europa c’è – addirittura – chi sta peggio. E per trovare uno dei fanalini di coda del comparto occupazionale non occorre spostare lo sguardo troppo al di là. Basta solo superare i Pirenei e approcciare in Spagna, dove il tasso di disoccupazione è schizzato al 22,9% e il numero dei senza lavoro ha oramai toccato la straordinaria cifra di 5,3 milioni di unità, per i massimi livelli dagli ultimi 17 anni. Il tasso di disoccupazione conseguito a fine 2011 dalla Spagna riesce contemporaneamente a deludere gli analisti (che attendevano un tasso non lontano dal 22,2% – 22,4%) e, soprattutto, a portare le lancette dell’orologio indietro nel tempo fino al 1995.

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Monti: il premier piace sempre più agli inglesi

Il Financial Times, prestigioso quotidiano londinese, ha espresso grande ammirazione e fiducia per l’operato di Mario Monti. Il presidente del Consiglio italiano – sottolinea il giornale d’oltre manica – “dopo un’assenza di un paio di decenni” ha permesso all’Italia di “tornare sul palcoscenico”, evidendiando poi come il ruolo di Monti possa essere determinante non solamente per il futuro della Penisola, quanto anche, e soprattutto, per il destino dell’intero vecchio Continente.Stando ai virgolettati che riportiamo dal Financial Times, Mario Monti è “il leader politico più interessante d’Europa”. “Angela Merkel è il leader europeo che ha oggi più potere” – prosegue poi il quotidiano finanziario di Londra – “Nicolas Sarkozy ambisce a essere il più energetico. Ma Mario Monti è il più interessante”.

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