La trattativa tra Monti e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil (insieme all’UGL) è miseramente fallita tanto che i sindacati hanno confermato lo sciopero generale indetto per oggi, 12 Dicembre 2011. D’altronde il presidente del consiglio è stato irremovibile sostenendo che i saldi della manovra, contestata dalle sigle sindacali, fosse intoccabile in quanto l’emergenza in corso non permetterebbe di rendere il tutto meno pesante per i cittadini. Di qui il via libera allo sciopero di 3 ore che vedrà sfociare la protesta in un presidio davanti al Parlamento che avrà luogo dalle 16 alle 19. Per lunedì prossimo, invece, è previsto lo sciopero dei lavoratori del pubblico impiego di ben 8 ore. Insomma salta il dialogo con il governo, che si è dimostrato irremovibile a modificare la manovra, e si preannuncia un periodo di scontri sociali molto forti.

D’altronde, come abbiamo avuto ampiamente modo di raccontare in questi giorni, la manovra del governo va a prendere i soldi (ancora una volta) nelle tasche dei cittadini più poveri, ossia quelli che la crisi ha colpito più duramente. Dalla deindicizzazione delle pensioni all’IMU, la nuova imposta municipalizzata unica che andrà a colpire i proprietari della prima casa in maniera non proprio paritaria.




