Assicurazioni: in 2 anni aumenti del 27%

Ancora cattive notizie dal fronte assicurativo per gli automobilisti italiani. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Isvap al Senato negli ultimi 2 anni le polizze rc auto sono aumentate, mediamente, del 27%. E se gli automobilisti non se la passano bene i centauri stanno ancora peggio visto che le polizze obbligatorie per le moto sono aumentate del 45%. Un dato che preoccupa i consumatori e che impone un intervento immediato del governo per mettere un freno alla folle corsa delle tariffe.

Lo studio sugli aumenti delle assciurazioni auto è stato condotto prendendo a campione il caso molto comune di un 40enne nella classe più alta di bonus malus, mentre quello per le polizze moto è stato condotto su un 18enne alla guida di una moto o di uno scooter.

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Irpef ridotto all’82% per favorire i consumi

Novità in arrivo per l’acconto Irpef con scadenza 30 Novembre 2011 che in funzione della riduzione approvata dal presidente del consiglio scende all’82% invece del normale 99%. Il Ministero dell’Economia ha comunicato la riduzione di 17 punti percentuali, arrivata proprio all’ultimo minuto, che consentirà di posticipare la differenza a Giugno 2012. Si tratta di una misura fatta per dare modo a dipendenti e liberi professionisti di “respirare” in vista delle prossime festività natalizie.

Lo slittamento di parte dell’acconto irpef, applicato tramite decreto legge firmato il 21 Novembre 2011 e attualmente in corso di pubblicazione, è reso possibile dalla manovra di maggio-giugno 2010 voluta dal precedente governo.

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Mutui, aumentano quelli per liquidità

Aumentano i mutui richiesti per liquidità: questo è quanto emerge da uno studio di mutui.it che ha preso in esame oltre 25 mila richieste di preventivo di mutuo. Basti pensare che ben il 4% delle richieste pervenute sul motore di ricerca riguardano questa tipologia di finanziamento che viene poi utilizzato per acquistare casa all’estero, per aiutare i figli o per affrontare spese non previste. I mutui per liquidità, infatti, vengono erogati a tassi di interesse molto più contenuti rispetto ai prestiti personali e, quindi, possono rappresentare una valida alternativa.

Stando allo studio di mutui.it la somma media richiesta, per quanto riguarda questi finanziamenti, è di 116 mila euro, ossia il 48% del valore dell’immobile da ipotecare. Le soluzioni scelte per il rimborso continuano a ricadere sul tasso variabile (che ancora consente un ottimo vantaggio nel breve periodo) e la durata sui 20 anni.

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Toscana: in arrivo prestiti a fondo perduto

Ottime noizie dalla regione Toscana che ha deciso di finanziare, con dei prestiti a fondo perduto, lo sviluppo delle imprese con l’obiettivo di ridare slancio all’economia locale avviando un piano di sviluppo e ripresa produttiva. Questi finanziamenti, salutati con grandissimo entusiasmo dagli addetti ai lavori, sono stati rilanciati, in questi giorni, presso l’Artigiancredito Toscano, l’associazione che dovrà gestire i fondi erogati dalla regione per il settore dell’artigianato.

I vantaggi di questi finanziamenti sono enormi in quanto sarà possibile finanziare a tasso zero fino al 60% dell’investimento per lo sviluppo della propria attività, quota che arriva al 70% nel caso di imprese gestite da giovani o nei casi di imprenditoria femminile.

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Spagna in crisi: male l’asta dei titoli

Che le attenzioni dei mercati si fossere allargate dall’Italia verso le vicine Spagna e Francia lo abbiamo detto già da un po di giorni ma ieri c’è stata la conferma definitiva che la situazione è davvero molto pesante. L’asta dei titoli di Stato Spagnoli, infatti, è stata un vero e proprio disastro: sono stati collocati 2,98 miliardi di titoli con scadenza a 3 e 6 mesi con tassi rispettivamente del 5,11 e del 5,227%, ossia il doppio di quelli della scorsa asta quando il tesoro spagnolo dovette offrire un rendimento del 2,292%. Insomma una situazione molto complicata per il nuovo governo di Mariano Rajoy chiamato al difficile compito di recuperare velocemente credibilità.

Basti pensare che i rendimenti dei titoli spagnoli sono stati superiori perfino a quelli chiesti al Portogallo, paese in grandissima difficoltà che ha chiesto aiuti finanziari a BCE e al Fondo Monetario Internazionale e, addirittura, alla Grecia i cui titoli hanno un rendimento del 4,63%.

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Natale: i regali si acquistano sul web

Il Natale 2011 è ormai alle porte e scoppia la mania di acquistare i propri regali sul web. Stando ad un recente studio del Politecnico di Milano sarebbero oltre 7 milioni gli italiani disposti ad acquistare online i propri regali di natale pur di risparmiare sull’acquisto. In effetti gli sconti reali proposti dai grandi ecommerce e dai siti di coupon possono arrivare, in alcuni casi, anche ben oltre il 50%, cosa che in piena crisi economica non passa certo inosservata.

Molto significativa anche la percentuale di italiani che acquisteranno i regali utilizzando il proprio Smartphone. Una piccola rivoluzione  spinta dalla crisi economica che costringende le famiglie italiane a tentare la strada del web per non rinunciare comunque ad un natale sereno.

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