Banche: è crisi di liquidità

Continua il momento di difficoltà delle banche italiane che devono fare i conti con una situazione difficilissima. Gli istituti di credito fanno sempre più fatica a finanziarsi sul mercato per via di quello che viene chiamato “rischio paese”. Uno spread tra BTP e bund tedeschi mostruoso come quello di questi giorni impedisce ai nostri istituti di credito di riuscire a ottenere liquidità a costi ragionevoli.

Noi, a dir la verità, ce ne siamo accorti già da un po, ossia da quando le banche hanno cominciato a proporre ai clienti conti di deposito ad altissimo rendimento (in molti casi ben superiore al 4%). E mancando la liquidità gli istituti di credito non possono far altro che erogare meno finanziamenti e cercare di offrire rendimenti sempre più alti ai risparmiatori.

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Assicurazioni: parte il progetto “Io&Rischi”

Parte oggi “Io&Rischi” il progetto di Forum ANIA – Consumatori che ha lo scopo di informare e istruire i giovani sulla cultura assicurativa. Da questa mattina saranno diffusi, in 112 scuole, tutti i materiali didattici relativi all’iniziativa che vedrà l’importante partecipazione dei docenti delle singole classi.

Questa iniziativa rappresenta un passo importante perchè offre un’istruzione di base in ambito assicurativo che permetterà ai giovani di entrare in possesso delle conoscenze necessarie a poter prendere, in futuro, le decisioni in ambito assicurativo con maggiore consapevolezza.

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Chi guadagna dalla crisi finanziaria?

Ormai non facciamo altro che parlare di BTP, differenziale, spread tanto che ormai perfino chi aveva sempre ignorato il mondo della finanza comincia a snocciolare dati con sicurezza. Tuttavia quello che tutti si domandano e a cui ancora nessuno si è deciso a dare una risposta è chi ci guadagna dalla crisi economica.

Infatti, nonostante il crollo delle borse e dei titoli di stato, c’è qualcuno che dalla crisi economica ne trae un vantaggio non indifferente. Ma chi sono questi soggetti che, in poche parole, riescono ad arricchirsi avvantaggiandosi di uno stato di crisi che stà mettendo a durissima prova milioni di famiglie in tutto il mondo?

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Aumenta lo spread dei titoli francesi

Ieri Piazza Affari ha chiuso con un +0,97% grazie a quello che è stato definito “l’effetto Monti” che sembrerebbe riaver dato fiducia ai mercati e salvato una giornata cominciata malissimo. Ma a preoccupare ora è la Francia che potrebbe essere il prossimo obiettivo della speculazione che stà mettend a dura prova l’area euro.

Certo, sembra incredibile che proprio la Francia da tripla A, il paese che insieme alla Germania si è arrogata il diritto di dettare le linee guide per tutti gli altri paesi dell’eurozona, possa essere il nuovo caso finanziario. Eppure i dati parlano chiari: nella sola giornata di ieri gli Oat, i titoli di stato francesi, con scadenza a 10 anni hanno aumentato il proprio rendimento di 23 punti base arrivando a quota 3,43.

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Giù i prezzi delle “seconde case” in montagna

Buone notizie per chi deve acquistare una seconda casa in montagna. Secondo l’osservatorio dei prezzi di mutuionline.it, infatti, nel corso del 2011 il costo delle case di montagna (sarebbe meglio dire delle seconde case) è diminuito in media dello 0,7%. Il calo, ovviamente, varia da regione e regione ed è più contenuto nelle località più frequentate dal turismo invernale, ossia quelle in prossimità delle piste da sci.

Il dato interessante è che nel corso del 2011 le compravendite di seconde case in montagna hanno subito un aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente nonostante la crisi economica in corso abbia frenato drasticamente il mercato immobiliare.

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Mediolanum, l’utile netto cala del 60%

Mediolanum ha pubblicato i dati relativi ai primi nove mesi dell’anno. Periodo non certamente eccezionale, con un utile netto pari a 60,7 milioni di euro, in flessione di circa 60 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e con masse amministrate pari a 44,9 miliardi di euro, in diminuzione di 2 punti percentuali rispetto all’inizio dell’esercizio, e in crescita di un punto percentuale rispetto alla fine del settembre dello scorso anno.

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