Day Card Revolving: il rimborso rateale secondo Deutsche Bank!

La Day Card Revolving è una carta di credito attiva sul circuito Visa e pertanto spendibile in tutto il mondo per operazioni di pagamento (anche su internet) e per i prelevamenti dagli sportelli automatici abilitati.

La carta, contrariamente a quanto avviene con le tradizionali carte di credito con rimborso a saldo, prevede la restituzione dell’importo utilizzato attraverso un piano rateale, con impegni mensili compatibili alla situazione economico finanziaria della clientela richiedente tale strumento.

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Conto corrente a canone fisso: Comodo da Credem!

La banca Credem è un istituto di credito operativo dal 1910, con il nome di Banca Agricola Commerciale di Reggio Emilia e diventata Credito Emiliano Spa (Credem) nel 1983 con l’acquisizione della Banca Belinzaghi di Milano.

Oggi è presente con filiali traslocate in 19 regioni italiane, rappresentando un istituto di credito sicuro ed affidabile vantando un’esperienza centenaria nel settore.

Tra i diversi prodotti finanziari offerti alla clientela, geniale e davvero interessante il conto Comodo, indirizzato generalmente ad una clientela che non sempre ha il modo o il tempo di raggiungere fisicamente gli sportelli presso le filiali di Banca Credem.

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Cina, crescita dell’industria manifatturiera!

Secondo quanto dichiarato dal gruppo Li & Fung, società di Hong Kong che periodicamente monitora i principali dati provenienti dalla Cina, l’industria manifatturiera del più popoloso Paese asiatico è cresciuta a un ritmo sempre più veloce durante il mese di marzo, alimentando le considerazioni di coloro che ritengono opportuno porre un freno al trend assunto dagli incrementi dei fondamentali cinesi. Molti economisti cominciano a domandarsi quanto sia realmente sostenibile una crescita a questi ritmi del popolo cinese.

L’indice (PMI) è infatti cresciuto a quota 55,1 punti rispetto ai 52 punti di febbraio: un elemento che pertanto si mostra in costante crescita, tenendo altresì in considerazione che qualsiasi dato sopra i 50 punti indica un’espansione dell’industra più o meno convinta.

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I finanziamenti auto con maxi rata finale

I prestiti auto con maxi rata finale sono una delle tipologie di finanziamento più utilizzata per acquistare un’auto (specialmente se di valore medio alto). Si tratta di una tipologia di credito che consente di rimandare agli anni successivi il saldo della vettura acquistata. Una soluzione molto gettonata specialmente da chi ha intenzione di tenere un veicolo per non più di 2-3 anni in quanto la maxi rata finale potrebbe essere saldata rivendendo il veicolo stesso o rifinanziando la maxi rata.Tuttavia è bene conoscere tutte le caratteristiche di questo prodotto prima di sceglierne uno quando si acquista la propria autovettura.

Se sei interessato subito ad un preventivo gratuito e online ti segnalo questo potente motore di ricerca: ricerca finanziamenti auto. Ecco tutti i dettagli che devi concoscere prima di stipulare un prestito auto con maxi rata finale rifinanziabile.

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Conto corrente con canone azzerabile da Unicredit

Il conto Genius Smart è un conto corrente disponibile in qualsiasi filiale di Unicredit, in grado di consentire al cliente di poter disporre di un vasto numero di transazioni bancarie, con un costo del rapporto che è potenzialmente azzerabile a seconda dell’operatività effettuata.

Il conto corrente comprende una carta bancomat internazionale con prelevamenti di denaro gratuiti in tutti gli sportelli automatici delle banche del Gruppo Unicredit, una carta di credito abilitata sul circuito Mastercard o Visa, le spese fisse di amministrazione e di custodia di un deposito amministrato, le spese di scrittura per 12 operazioni da effettuarsi negli sportelli delle singole agenzie dell’istituto di credito.

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France Telecom, pressioni sui dipendenti

Secondo quanto dichiarato da uno dei manager della compagnia, Louis-Pierre Wenes, la serie di suicidi che hanno coinvolto un gruppo di dipendenti di France Telecom nel corso degli ultimi anni non sarebbero imputabili a particolari pressioni esercitate dai vertici aziendali sulla restante parte dell’organigramma, ma rientrerebbero nelle pur tristi, ma ordinarie, proporzioni per le compagnie private con un numero di dipendenti superiore alle 100 mila unità.

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