Economia: i settori che non sono in crisi

La crisi economica avanza inesorabile e i consumi crollano drammaticamente provocando un senso di paura e insicurezza da parte sia dei consumatori che delle piccole e medie imprese. In questo scenario quasi apocalittico ci sono alcuni settori che, nonostante tutto, continuano a crescere. Si tratta, spesso, di settori di nicchia che nonostante tutto riescono ad ottenere delle ottime perfomance anche in un contesto dove l’economia continua ad andare male per via della diminuzione del potere di acquisto delle famiglie italiane e per la stretta sul credito imposta dalle banche.

Tra questi c’è il settore del lusso: aziende come Tod’s, Hermes e Bulgari continuano ad aumentare il proprio fatturato con percentuali che vanno dal + 8% di Bulgari al + 13 di Hermes.

Ovviamente stiamo parlando di beni di lusso rivolti ad una nicchia di privilegiati che, a quanto pare, non stanno variando le proprie abitudini in virtù dell’attuale condizione economica.

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Come investire: consigli ai risparmiatori!

In questo periodo di grandecrisi finanziaria, in cui i mercati sembrano impazziti tendiamo a parlare sempre più di investimenti e su come evitare disastrose perdite dovute a scelte sbagliate. Non ci stancheremo mai di ripeterlo ma fidarsi ciecamente di chi dovrebbe guidarci nel complesso mondo del risparmio è impossibile, pertanto diventa indispensabile informarsi, studiare e rimanere costantemente aggiornati per poter valutare in maniera critica quanto ci viene proposto nel momento in cui decidiamo di investire i nostri soldi.

 

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General Motors e Chrysler: fusione al via?

Con la crisi economica sempre più drammatica e una situazione nel mercato dell’auto disastrosa si parla sempre più spesso di una possibile fusione tra General Motors e Chrysler, i due colossi dell’industria automobilistica americana oggi sempre più in crisi per via della scarsa richiesta di veicoli di grande dimensioni a discapito di quelli più piccoli, ossia di taglia europea.

Il fondo Cerberus, infatti, avrebbe deciso di vendere Chrysler (acquistata nel 2007 e ritenuta oggi un pessimo affare) ed oltre a GM è in trattativa con Nissan – Renault, in affanno anche loro ma con una condizione economica migliore rispetto a GM che deve sopportare il grosso calo di vendite del mercato USA.

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Garanzie per gli investimenti e i risparmi!

In questi giorni sembra sempre più diffuso (e giustificato) il panico che stà assalendo i risparmiatori italiani che hanno paura di perdere i soldi investiti, magari i risparmi di una vita accumulati faticosamente nel corso degli anni grazie alla costanza dei sacrifici. Il solo rischio di perdere il frutto di una vita di lavoro mette in seria difficoltà tantissime famiglie italiane che con quei soldi aveva sperato di poter aiutare un figlio o un nipote, o magari sperare di poter passare una vecchiaia dignitosa.

Giornali, tv e media in generale stanno cercando di tranquillizzare i piccoli risparmiatori ma… si può veramente stare tranquilli?

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Prestito personale Bancoposta!

Continua il nostro viaggio alla ricerca delle migliori proposte per mutui e prestiti personali dei vari istituti di credito e non possiamo non prendere in considerazione anche gli interessanti prodotti delle Poste Italiane che, ormai, è diventata a tutti gli effetti una banca. Oggi vedremo di analizzare tutte le caratteristiche del prestito bancoposta, un prodotto rivolto ai clienti di Poste Italiane con lo scopo di finanziare acquisti e spese varie e in grado di offrire tassi di interesse piuttosto interessanti.

Il Prestito Personale Bancoposta è un prodotto di Poste Italiane che consente di ottenere un finanziamento da 1.500 a 30.000 euro rimborsabili in un massimo di 84 rate mensili.

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Antitrust senza soldi per colpa dei tagli!

L’Antitrust rischia di chiudere alcuni importanti servizi rivolti ai cittadini/consumatori per colpa dei tagli decisi dal governo nella finanziaria, tagli doverosi per contenere la spesa pubblica ma che spesso sono stati disposti senza un criterio molto chiaro. Eppure il servizio svolto dall’autority appare auanto mai fondamentale per garantire una corretta competizione delle aziende sul mercato e per verificare che il rapporto con i consumatori sia assolutamente trasparente.

A denunciarlo è Antonio Catricalà, presidente dell’Authority Antitrust.

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