Guida esclusiva: un escamotage (rischioso) per risparmiare sull’rc auto

L’rc auto rappresenta una delle spese più importanti del budget mensile delle famiglie italiane. Proprio per questo ogni soluzione che permetta di risparmiare è ben accetta tanto che circa l’8% degli automobilisti sceglie di sottoscrivere una polizza assicurativa con l’opzione di guida esclusiva. Questo è quanto emerge da uno studio effettuato dal portale facile.it che ha stimato in 2,5 milioni di automobilisti che ricorrono a questo escamotage per pagare meno. In sostanza scegliendo l’opzione guida esclusiva le compagnie di assicurazione applicano uno sconto sulla polizza auto perchè l’unico che avrà diritto di guidare l’auto in questione sarà il titolare della polizza diminuendo sensibilmente il rischio di incidenti.

Tuttavia chi sottoscrive questa opzione corre degli enormi rischi perchè qual’ora dovesse avvenire un incidente e il veicolo è guidato da un’altra persona la compagnia si rifarebbe sull’assicurato. Insomma un rischio enorme che molti italiani decidono di correre nonostante lo sconto applicato dalle compagnie non sia poi così elevato.

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Grecia: un paese distrutto dalla crisi?

Il punto di domanda nel titolo è d’obbligo. Sul fatto che la Grecia sia un paese allo sbando con un tasso di povertà in continua e veloce crescita non ci sono dubbi, quello che più lascia perplessi è il motivo che ha ridotto il paese in queste condizioni. La crisi economica ha avuto un forte impatto sui conti della Grecia che, come si è scoperto, erano stati truccati per permetterle di entrare nell’euro. Tuttavia le misure di austerity legate agli aiuti offerti dalla comunità internazionale per salvare il paese hanno avuto un impatto devastante raggiungendo il solo scopo di tenere a galla un cadavere.

Secondo i dati elaborati da ilsole24ore.com la Grecia è avviata ad affrontare il quinto anno consecutivo di recessione. Dopo una contrazione del Pil del 6,9% nel 2011, per l’anno in corso ci si aspetta un bel -7%. Male anche le previsioni per il 2013 dove il Pil dovrebbe subire una contrazione del 2%. “Se cade il Pil (che si è eroso del 25% dal 2009) il rapporto debito/ricchezza lorda non può che alzarsi anziché diminuire come negli auspici dei piani di salvataggio della Troika”.

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Mutui: 1 su 4 necessita di un garante

Con la crisi economica e la conseguente necessità delle banche di mantenere liquidità in cassa ottenere un mutuo è diventato estremamente difficile. E visto il momento ottenerne uno senza la firma di un garante diventa una vera e propria “mission impossible” a meno di non avere una situazione reddituale alquanto florida. E’ questo quello che emerge da un’indagine di mutui.it, secondo cui ben il 27% dei richiedenti ha bisogno della firma di un garante per ottenere il via libera al finanziamento. Il broker online Mutui.it (www.mutui.it) ha analizzato tutte le richieste di mutuo pervenute negli ultimi sei mesi (ossia nel periodo aprile-settembre) e rivela la difficoltà di “farcela da soli”.

Ben il 47% dei mutui che le banche hanno deciso di erogare è cointestato a due soggetti, e oltre un mutuo su 4 ha bisogno della firma di una persona esterna (spesso un genitore come testimonia l’età media rivelata che nel caso del mutuatario è di 37 anni mentre in quella del garante è di 51 anni) che garantisca il rimborso delle rate. A questo va aggiunto che nel 6% dei casi le banche richiedono tanto un garante, quanto un cointestatario.

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Anche la Cina rallenta, allarme FMI

Al termine della settimana dei vertici finanziari mondiali è possibile tirare una sorta di bilancio constatando, ancora una volta, che la situazione è quanto mai precaria. L’Europa si trova a dover affrontare ancora il problema infinito della Grecia e quello (di più recente istituzione) della Spagna. Al di fuori del vecchio continente preoccupano le tensioni tra Cina e Giappone, così come creano incertezza le elezioni in Usa dove la conferma di Obama sembra quanto mai a rischio. Insomma il momento è estremamente difficile per l’economia mondiale, tanto che le stime degli esperti danno per certo che la recessione continuerà a persistere (in molti paesi tra cui l’Italia) anche nel 2013.

Come abbiamo detto i Capi di stato europei, che si riuniscono a Bruxelles Giovedi e Venerdì, devono decidere come affrontare il caso Grecia ed evitare una sua uscita dall’eurozona. La grecia, come tutti ben sappiamo, ha chiesto di poter rivedere i termini dell’accordo a cui è legata l’erogazione degli aiuti finanziari. In sostanza Atene chiede più tempo per applicare le riforme così da rendere meno bruschi i tagli e le misure di austerity imposte dalla Troika.

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FMI: Crescita a rischio anche nel 2013

Secondo l’FMI la contrazione economica dell’eurozona nel 2012 sarà più profonda di quanto non ci si aspettasse e, di conseguenza, il prossimo anno la ripresa sarà molto più debole di quanto preventivato. Nella relazione semestrale “World Economic Outlook”, il Fondo ha fatto sapere che le previsioni per il prodotto interno lordo della zona euro (17 membri) prevedono un -0,4% quest’anno, e un misero +0,2% per il 2013. Insomma il momento in cui si dovrebbe invertire la rotta portando l’economia del vecchio continente a crescere continua ad allontanarsi di anno in anno. Perchè se è vero che nel 2013 si prevede un pil in leggera crescita è altrettanto vero che il Fondo Monetario ha ribadito che questa debole ripresa è legata all’integrazione fiscale e bancaria dell’eurozona. Questo vuol dire che, a livello politico, bisogna lavorare molto per far si che si trovino gli accordi necessari e, visti i precedenti, non si tratta di una cosa particolarmente semplice.

In quaesto quadro estremamente precario l’Italia viene vista malissimo. Secondo l’FMI il nostro paese attraverserà, quest’anno, una recessione del 2,3% e nel 2013 un meno 0,7%. Come se non bastasse il tasso di disoccupazione salirà dal 10,6% del 2012 all’11,1% del 2013.

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