Toshiba taglia previsioni 2012

Toshiba, una delle principali corporate internazionali nel mercato tecnologico, ha dichiarato di essere costretta a rivedere le proprie previsioni sugli utili al ribasso per ben 54 punti percentuali. Alla base di questa clamorosa decisione, l’andamento dello yen (eccessivamente forte e, pertanto, in grado di falcidiare i ricavi), il disastro naturale in Thailandia, il rallentamento della domanda globale a causa della crisi del debito europeo. Gli utili netti potrebbero pertanto giungere a quota 65 miliardi di yen (circa 853 milioni di dollari) al termine dell’anno fiscale (la cui fine è prevista per il 31 marzo 2012, non coincidente con i periodi solari), contro precedenti stime da parte dei vertici societari pari a 140 miliardi di yen.

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Disoccupazione italiana all’8,9%

Secondo quanto affermato dall’Istituto Nazionale di Statistica, il mercato del lavoro starebbe rapidamente peggiorando, con un tasso di disoccupazione cresciuto di 0,1 punti percentuali a dicembre (rispetto al mese di novembre), e di 0,8 punti percentuali su base annua, per un totale dell’8,9%.  Il dato rilevato dall’Istat è grave per una lunga serie di motivi. Il primo, è che delude fortemente le attese degli analisti locali, che stimavano un calo del tasso all’8,7%, sulla scia di alcune positive evoluzioni del comparto occupazionale. Il secondo, è che si tratta altresì del dato statistico più elevato dal gennaio del 2004 ad oggi (ovvero, dall’inizio delle serie storiche dell’Istat).

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Ridurre le tasse grazie agli evasori

Secondo quanto è emerso da diverse dichiarazioni da parte di esponenti vicini all’esecutivo, grazie alle operazioni della Guardia di Finanza per il recupero del sommerso, il Tesoro potrebbe essere in grado di destinare parte degli introiti a detassazione dei redditi, con conseguente beneficio per i milioni di cittadini italiani onesti, che pagano regolarmente l’imposta sul reddito delle persone fisiche.  Il governo sta valutando infatti di inserire nella legge delega l’obbligo di destinare una quota del tesoretto derivante dall’abbattimento dell’evasione fiscale alle già ricordate misure di detassazione.

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Roubini: guerra in Iran e recessione

Da settimane continua a salire la tensione tra Stati Uniti e Iran che, secondo fonti dell’intelligence, sarebbero molto vicini ad avere la bomba atomica. Oltre ai drammi umanitari che, purtroppo, sono comuni a tutte le guerre un eventuale conflitto in Iran potrebbe avere ripercussioni devastanti anche a livello economico spingendo i paesi industrializzati verso una recessione senza precedenti. A lanciare l’allarme è Nouriel Roubini, uno dei pochi economisti ad aver predetto la crisi del 2008, che intervistato da MSNBC ha sottolineato gli eventuali scenari economici a cui si potrebbe assistere nel caso gli USa e Islraele decidano di scatenare una guerra con l’Iran. Un eventuale conflitto, secondo l’economista, farebbe immediatamente schizzare verso l’alto il prezzo del petrolio che potrebbe raggiungere, velocemente, i 150 dollari al barile.

Quello che spicca dall’intervista di Roubini è la conferma di come il mondo abbia, ora più che mai, bisogno di stabilità per consentire all’economia di tornare a crescere su livelli significativi. Un eventuale conflitto provecherebbe un’immediata tensione sul comparto petrolifero (ricordiamo che l’Iran è uno dei maggiori produttori di petrolio del mondo) con ripercussioni pesantissime sulla crescita.

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Case e mutui a Milano: ecco il report 2012

Mutuionline.it, il più importante motore di ricerca online per i finanziamenti casa, ha reso pubblici i dati aggiornati relativo al costo di un mutuo nella città di Milano. Come per tutte le grandi città anche a Milano il costo di una casa varia moltissimo in funzione della zona e, in parte minore, anche dalle condizioni dello stabile. Così non sorprende che, stando ai dati di mutuionline.it, si possa passare dai 2500 euro delle zone di Lambrate o Bovisa ai 9500 euro al metro quadro del quartiere di Brera. Ovviamente in funzione della variazione di prezzo varia anche il costo sostenuto per il mutuo con rate molto diverse tra loro che vanno da un minimo di 6-700 euro al mese, nelle zone meno care, fino ad un massimo di 3400 euro al mese per quelle più care.

Ma andiamo ad analizzare a fondo il report per cercare di capire quanto costa comprare una casa con mutuo in una grande città come Milano. Per quanto riguarda le zone di Lambrate, Bovisa, Inganni, Corvetto, Niguarda e Famagosta i prezzi al metro quadro si aggirano intorno ai 2500 – 3000 euro. In altre zone come Caiazzo, Cermenate e San Siro il costo è leggermente più alto e può arrivare fino a 3500 euro al metro quadro.

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Neoassunti senza articolo 18: ecco le novità

Il compromesso tanto auspicato sulla riforma del lavoro sta per arrivare: stando a quanto emerge a mezzo stampa, il Ministro Fornero vorrebbe convincere i sindacati a mollare la presa sull’articolo 18 attraverso il mantenimento delle garanzie sul licenziamento senza giusta causa ai soli già assunti, privando di tale tutela i giovani che entrano nel mondo del lavoro, e controbilanciando tale malus con la presenza di garanzie di consolidamento del rapporto contrattuale, e la sostanziale morte del precariato. In termini più concreti, l’articolo 18 non sarà toccato per i lavoratori che oggi godono di tale tutela.

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