Tasse al 45% secondo i conteggi Bankitalia

Secondo quanto afferma una ricerca condotta dalla Banca d’Italia, la pressione fiscale italiana giungerà presto al 45%. A rivelarlo lo stesso governatore Ignazio Visco che afferma come con la manovra Monti il peso delle tasse toccheranno una soglia record. “Le misure volte a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013” – ricorda Visco nella sua spiegazione – “determinano una correzione del saldo nell’ordine di 20 miliardi in ciascun anno del prossimo triennio”.

Tradotto in termini più concreti, ciò sta a significare che “tenendo conto anche degli interventi adottati in estate, la correzione nel 2013 è pari a 76 miliardi. I nuovi interventi si concentrano per circa due terzi sulle entrate, portando la pressione fiscale intorno al 45%”.

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Imu? Rischio povertà 1,5 milioni di famiglie

Secondo quanto affermato dal presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, il pagamento dell’Imu (l’imposta municipale unica, che ingloberà la “vecchia” imposta comunale sugli immobili, e una quota Irpef) potrebbe aumentare ulteriormente il rischio di povertà per oltre 1,5 milioni di famiglie italiane già provate dall’aumento dell’Iva e da quello dei prezzi di tantissimi beni e servizi di prima necessità, come la benzina.

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Eurozona, tengono Pil e ordinativi

Tengono (almeno per il momento, verrebbe da dire) i principali elementi statistici economici dell’Eurozona. Stando a quanto afferma l’Eurostat, infatti, le economie dell’Unione monetaria stanno continuando a crescere, allontanando per qualche giorno i timori di una recessione imminente.

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BCE: tassi all’1%, vertice con accordo a 23

Buone notizie per chi si appresta a stipulare un mutuo: la Bce di Mario Draghi ha abbassato i tassi di interesse di 25 punti base riportando il tasso ufficiale di riferimento all’1%. Mossa, questa, fortemente voluta dal Governatore per scongiurare il pericolo contagio nell’area dell’eurozona ed evitare, così il pericolo di una pericolosa spirale recessiva che potrebbe coinvolgere rapidamente tutti i paesi membri e minare pericolosamente l’intera economia globale. Tuttavia nonostante questo intervento le borse europee (e non solo) hanno vissuto ieri una giornata quasi drammatica con Milano che ha perso oltre il 4%.

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Citigroup licenzia 4.500 dipendenti

Che l’era dei licenziamenti nel settore finanziario fosse ben lungi dall’esser finita, lo abbiamo capito grazie alla Citigroup. La banca statunitense ha infatti affermato di essere pronta a lanciare un programma di riduzione delle proprie risorse umane che potrebbe interessare ben 4.500 posti di lavoro nel corso del prossimo anno. La notizia, che era nell’aria da diverse settimane, è stata ufficializzata dalla voce del chief executive officer dell’azienda, Vikram Pandit, il quale ricordato come la propria compagine societaria abbia “iniziato in questo trimestre a ridurre la forza lavoro”.

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