Paura per il summit UE: borse ancora giù

Giornata pessima quella di ieri a Piazza Affari e in tutte le principali piazze finanrie di Europa. Dopo che la Germania ha espresso un parere negativo alla possibilità di unire i 2 fondi salva stati le principali borse europee hanno chiuso la giornata con il segno meno. La paura degli investitori riguarda le incertezze che trapelano sulla riuscita del summit della UE che entrerà nel vivo nella giornata di Venerdì e che potrebbe decidere le sorti dell’eurozona. La Germania è meno fiduciosa sulla possibilità di trovare un accordo tra i vari paesi membri per ridare fiducia ai mercati e scacciare il rischio di default finanzari dei vari paesi membri.

Piazza Affari si conferma, ancora una volta, la piazza peggiore perdendo oltre il 2% anche per via del nuovo downgrade operato, questa volta, dalla società di revisione cinese Dagong Global Credit Rating che ha deciso di abbassare il rating del nostro debito da A- a BBB. Tra le principali motivazioni del taglio di rating spiccano la minore liquidità delle banche del nostro paese e la sempre maggiore difficoltà, da parte del governo, di ripagare un debito pubblico fuori controllo.

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Benzina: aumentano le accise di 10 cent

Brutte notizie per gli automobilisti italiani: l’aumento delle accise sui carburanti incluso nel decreto “Salva Italia” voluto dal governo entrerà in vigore da subito. Si parla di aumenti molto consistenti che andranno a gravare su un costo dei carburanti già di per se molto alto. L’aumento delle accise, infatti, sarà piuttosto consistente visto che parliamo di circa 8 centesimi di euro per la benzina e di 11 centesimi per il diesel. Un aumento pesantissimo specialmente in vista delle prossime festività natalizie quando milioni di italiani si sposteranno per raggiungere i propri parenti o per raggiungere il luogo di villeggiatura.

Il decreto, infatti, dovrebbe essere pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale e quindi gli aumenti saranno pressochè immediati riservando brutte sorprese agli automobilisti che andranno a fare rifornimento in questi giorni e vedranno nuovamente aumentare il costo del pieno.

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Confcommercio: l’Italia è in recessione

Secondo la Confcommercio, l’associazione di categoria che riunisce i rappresentanti dei commercianti, l’Italia sarebbe entrata in recessione subito dopo l’estate. A parlare è l’uffcio studi dell’associazione che sottolinea le pessime previsioni per il 2012 con il PIL in calo dello 0,6% e i consumi che potrebbero continuare a registrare una diminuzione della spesa nell’ordine dello 0,3% circa. Insomma la parola recessione non è più un tabù, visto e considerato che i commercianti lamentano una diminuzione dei consumi testimoniata, anche, dai pessimi dati degli ordini alle industrie. Purtroppo le misure varate dal nuovo governo, che puntano a stabilizzare i conti dell’Italia, non stimoleranno affatto i consumi, ma anzi, le maggiori tasse provocheranno una ulteriore perdita di potere di acquisto delle famiglie.

Confcommercio lamenta , nel solo mese di Ottobre, una diminuzione dell’1,7% della domanda per i servizi e un calo dello 0,5% della domanda di prodotti. Per quanto riguarda le previsioni per il mese di Dicembre, uno dei più importanti per molti commercianti, le previsioni parlano di una contrazione dello 0,2% dell’indice dei prezzi al consumo.

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Approvati i Bonus per donne e giovani

Nel decreto appena approvato, ribattezzato “salva Italia“, c’è una misura estremamente importante che si pone l’obiettivo di ridare slancio alle assunzioni delle categorie più in difficoltà: donne e giovani. All’interno della manovra finanziaria varata in tutta fretta dal Governo Monti, vi è un bonus per le imprese che assumeranno lavoratori donne o giovani sotto i 35 anni di età. La misura era già stata ampiamente annunciata dal premier quando, nell’ormai famoso discorso alle camere, fece presente che l’Italia è uno dei paesi europei con il più alto tasso di disoccupazione giovanile (ormai siamo stabili al 29%) e femminile, sottolineando come questo rappresentasse un enorme ostacolo per avviare una ripresa economica.

Le misure varate dal governo, però, favoriscono anche le assunzioni nel mezzogiorno in quanto nelle regioni del sud le detrazioni saranno di gran lunga più rilevanti rispetto a quelle del nord.

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