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Crisi del debito e movimenti di mercato

L’Europa è nuovamente affetta dalla crisi del debito sovrano che vede i cosidetti “Piigs” alle prese con rating negativi da parte delle agenzie, necessità d’aiuto da parte degli organismi internazionali e situazioni politiche tutt’altro che stabili. Gli investitori che operano con il trading online si trovano di fronte ad una generale fuga dal rischio determinata dalle incertezze relative alla situazione debitoria dei paesi dell’Europa meridionale.

 

Due dei fattori principali che concorrono a tale aggravamento sono il disastroso esito per l’attuale governo spagnolo delle elezioni amministrative dello scorso weekend e la revisione del rating sull’economia italiana pubblicato dall’agenzia Standard & Poors che è passato da stabile a negativo.

Il timore che una nuova crisi finanziaria possa dilagare nel vecchio continente e rallentare la ripresa globale ha fortemente indebolito l’euro, che dopo settimane in testa al dollaro è stato sorpassato da quest’ultimo per fermarsi a quota 1,4059$. La maggior preoccupazione tra le file dei trader rimane legata alla Spagna e agli effetti che una crisi economica in un paese di tali dimensioni potrebbe avere sull’intera eurozona; nemmeno l’Italia vive un momento particolarmente felice, ma la gravità della situazione economica del Bel Paese non è così grave da dover ricorrere ad un sostegno finanziario degli organismi internazionali.

Un altro paese a rischio nelle prossime settimane potrebbe essere il Belgio che è stato definito dall’agenzia di rating Fitch politicamente instabile e caratterizzato da un deficit preoccupante, il che potrebbe portare ad una prossima revisione in negativo dell’outlook della sua situazione economica.

Allo stesso tempo le borse asiatiche hanno subito la positiva influenza della ripresa dei prezzi delle materie prime e delle azioni ad esse collegate, in particolare Tokyo ha chiuso in rialzo anche grazie al rafforzamento del dollaro. Il petrolio è una delle commodities che cresce di più raggiungendo quota 98,7$ al barile dopo una serie di sedute trascorse in territorio negativo.

È facile cogliere da queste ultime notizie sui mercati finanziari come ci sia un buon livello di volatilità sia sull’azionario che nei mercati forex, materie prime e indici. Il trading online offre un accesso diretto ad una vasta gamma di mercati e la possibilità di fare trading sia in rialzo che in ribasso, grazie allo sfruttamento dell’effetto leva finanziaria. Sempre più investitori stanno infatti aggiungendo il trading con CFD al proprio portafoglio di investimenti.

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