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La Manovra ridà fiato ai mercati… basterà?

Ieri la borsa di Milano ha chiuso con un +4 e rotti percento contagiata dall’euforia delle altre borse europee e dall’approvazione in senato di una manovra correttiva che dovrebbe permettere all’Italia di uscire dal rischio default. Ma saranno sufficienti questi tanto discussi provvedimenti del governo a calmare le speculazioni sul nostro paese? Purtroppo temo di no e il perchè è presto detto.

Cominciamo con il dire che stamattina (proprio pochi minuti fa) Milano ha riaperto leggermente in negativo, sintomo che forse l’entusiasmo di ieri è già passato (ma spero di sbagliarmi).

Una cosa che mi essere così negativo è che in noi rivedo lo spettro della Grecia, che non dimentichiamoci in questi giorni stà rischiando ancora grosso visto che i suoi titoli decennali rendono il 20% di interessi… tanti, troppi per qualsiasi paese.

Ieri ci sono stati scontri di piazza nei pressi di montecitorio segno che le persone hanno smesso di dormire e si sono stancate di essere prese in giro da una classe politica totalmente inadeguata alla gravità della situazione.

Penso ad esempio all’ingiustizia di un paese dove si alza l’iva (tra l’altro già pesantissima) dal 20 al 21% ma non vengono toccati i grandi patrimoni o i grandi evasori. Si, per carità, c’è sempre il contributo di solidarietà per i redditi sopra i 300 mila euro. Ma il problema è che in Italia quei soldi non li dichiara quasi nessuno.

Leggevo giorni fa uno studio che, se non ricordo male, indicava che nel nostro paese solo poco meno di 800 persone (spero di ricordare bene questo dato) dichiarano almeno 1 milione di euro. Se quanto ho citato è corretto siamo davvero nel paese delle favole visto che solo pensando ai calciatori delle nostre squadre di calcio forse si arriva a un terzo di quella cifra… insomma credo che il vero danno dell’Italia sia chi continua a dichiarare cifre ridicole pur continuando a comprare barche e ferrari.

Se vogliamo diventare un paese che cresce, se vogliamo riacquistare credibilità a livello internazionale è questa l’unica strada possibile da intraprendere e non quella dei condoni dove gli evasori possono far rientrare i capitali dall’estero pagando solo il 5% (siamo l’unico paese al mondo ad averlo fatto) di tasse mentre i normali cittadini si vedono privare di quasi la metà di tutto ciò che guadagnano.

Nenache si fa in tempo a pensare una cosa del genere che già si legge l’ansa che Berlusconi ha ridimensionato la norma che prevedeva il carcere per chi evade più di 3 miolini di euro. Senza parole.

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