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Riparte l’export italiano, ripresa (forse) nel 2013

Durante un’audizione al Parlamento europeo il presidente della BCE, Mario Draghi, ha fatto il punto della situazione sulla crisi economica che sta attraversando l’area euro. Secondo Draghi si stanno osservando i primi incoraggianti segnali positivi sul fronte dei conti grazie alle tante misure di austerity che hanno accompagnato la politica economica di quasi tutti i paesi europei. Secondo il presidente della Banca centrale ha anche sottolineato l’importanza degli ultimi accordi siglati in chiave di vigilanza bancaria che dovrebbero permettere di rompere il circolo vizioso tra il debito sovrano e le banche.

esportazioni italiane

Allo stesso tempo Draghi ha ribadito che devono essere i governi centrali dei singoli paesi ad adottare tutte le misure necessarie per permettere all’economia di tornare a crescere anche se, ha ammesso, il costo iniziale per i cittadini sia molto alto.

Per quanto riguarda l’Italia, invece, c’è da sottolineare (e lo stesso Drahi non ha perso occasione per farlo) l’ottimo dato che riguarda l’export che fa registrare un +12% su base annua con un saldo positivo per 6,5 miliardi di euro.

In particolare l’Istat ha fatto sapere che c’è stato un notevole incremento di vendite nei paesi al di fuori dell’Unione Europea di prodotti petroliferi raffinati, di prodotti alimentari e di articoli sportivi e preziosi.

Ma al di la dei singoli prodotti è estremamente importante, per un paese come il nostro, che si ricominci ad esportare. Più volte abbiamo sottolineato come proprio il made in Italy sia un marchio che gode di una grandissima stima a livello mondiale. Le esportazioni potrebbero permetterci di recuperare velocemente il terreno perduto negli ultimi anni e tornare nuovamente competitivi sui mercati.

Insomma, questo vuol dire ripresa dal 2013?

Negli ultimi anni siamo stati abituati ad assistere a proclami di politici ed esperti di economia che annunciavano la ripresa economica nell’arco di qualche mese salvo poi essere puntualmente smentiti quindi è bene andarci davvero con i piedi di piombo. Se una ripresa ci sarà a partire dal prossimo anno questa sarà molto lenta e i primi effetti si avvertiranno non prima del 2014.

Questo perchè i problemi strutturali con cui il nostro paese deve fare i conti (così come molti altri paesi UE) sono ancora molto grandi ed è impensabile che nell’arco di 6 mesi si possa tornare ai livelli pre crisi. Le ipotesi più credibili, al contrario, parlano di circa 5-7 anni per poter tornare ad un’economia ai livelli del 2004-2005.

2 commenti su “Riparte l’export italiano, ripresa (forse) nel 2013”

  1. Mi occupo di commercio internazionale, nel mio caso export di macchinari utensili dall´Italia, le parole di draghi sono incoraggianti, e questo dato é confermato anche nel mio personale report di fine anno, mi auguro che sia un segnale di crescita reale e non soltanto un dato eccezionale…auguri di buon anno e speriamo bene per il 2013

  2. @Diego: lo spero anche io, davvero, che sia un segnale di crescita e non soltanto un caso isolato. Questo paese ha un disperato bisogno di ripartire!

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