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Assenza dal lavoro per malattia: lavoratori dipendenti

inpQualche tempo fa avevamo avuto modo di vedere quali fossero le fasce di reperibilità per i lavoratori che si assentano per malattia (potete consultare l’approfondimento qua: Quali sono le fasce orarie di reperibilità in caso di malattia). Oggi cerchiamo di compiere un ulteriore passo in avanti sul tema, andando alla scoperta di tutti i diritti dei lavoratori nell’ipotesi di assenza per malattia. Cominciamo la nostra serie di approfondimenti partendo dalle assenze dal lavoro per malattia da parte dei lavoratori dipendenti.

Come assentarsi per malattia

Il lavoratore a tempo determinato o indeterminato che desideri assentarsi per malattia, può recarsi dal proprio medico curante il quale, accertato lo stato di salute del proprio paziente, emetterà un certificato telematico di malattia, trasmesso direttamente all’Inps. Sarà l’Inps, sempre telematicamente, a inviare il certificato al datore di lavoro. Il lavoratore può comunque anticipare la comunicazione dell’Inps (sarebbe buona norma!) andando a comunicare il numero identificativo del certificato al proprio datore di lavoro.

Malattia di lunga durata

Fin qui l’ipotesi di brevi periodi di malattia. Ma cosa succede se la malattia necessita di una maggiore “pausa” dal servizio? In linea di massima ricordiamo come – a parte le numerose deroghe dei contratti collettivi di categoria – il lavoratore può assentarsi per malattia per un massimo di 3 mesi, estesi a 6 mesi se l’anzianità di servizio è superiore ai 10 anni. In ogni caso, prima della scadenza del periodo di malattia, sarà possibile domandare una aspettativa di durata variabile, senza retribuzione.

Prolungare la malattia

Se si è in periodo di malattia ma si necessita di un prolungamento dell’assenza, poichè non ci si sente sufficientemente sani per tornare al proprio posto di lavoro, è possibile recarsi dal medico per valutare il prolungamento dell’assenza per malattia. La comunicazione del prolungamento deve essere inviato entro il secondo giorno successivo alla scadenza del precedente.

Quando è l’Inps a pagare

Se la malattia si protrae per più di quattro giorni lavorativi, l’indennità giornaliera è erogata direttamente dall’Inps (fino al termine massimo di 180 giorni nell’anno solare). L’indennità è comunque generalmente anticipata dal datore di lavoro nel momento in cui provvede alla consueta retribuzione per il periodo successivo alla malattia, e non potrà essere inferiore al 50% della retribuzione ottenuta dal lavoratore nel mese precedente.

Nei prossimi giorni torneremo sul tema andando ad affrontare i casi di assenza per malattia per i parasubordinati e per i dipendenti pubblici. Continuate a seguirci e scriveteci per qualsiasi dubbio!

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