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Pensioni, dopo l’Ape si apre la fase 2: tutti i punti in agenda

Dopo aver introdotto l’Anticipo Pensionistico per tutta una serie di persone, il ministro Poletti chiude la fase 1 della trattativa con le sigle sindacali. Da aprile prenderà così il via la fase 2 della riforma previdenziale, con diverse novità che si profilano in dirittura d’arrivo. Per quanto riguarda le nuove misure che il Ministero del Lavoro potrebbe apprestarsi a varare e che il governo ha già parzialmente annunciato, rientrano alcune sfumature dell’Ape social, soprattutto in relazione ai lavori usuranti e ai contratti a termine.

Ma in questa fase 2 dovrebbero rientrare anche alcuni aspetti controversi, come giovani e carriere discontinue. I principali punti su cui si aprirà il dibattito tra governo e parti sociali sono quindi i seguenti: previdenza per i giovani; riforma del metodo di adeguamento alla speranza di vita; istituzione di una pensione contributiva di garanzia; valorizzazione dei lavori di cura, separando in maniera netta tra spesa per pensioni e spesa assistenziale; riforma sulla previdenza complementare; ristrutturazione della governance Inps; tutele per chi ha avuto carriere professionali discontinue e per i quali v’è maggiore difficoltà a mettere insieme i contributi previdenziali.

La volontà di dividere in due fasi il lavoro di riforma sulle pensioni era già stata annunciata dal governo il 28 settembre 2016. In quel verbale, infatti, si faceva riferimento esplicito a una fase 1 che avrebbe dovuto prevedere novità sul fronte della flessibilità in uscita, e ad una fase 2 a cui sarebbero state demandate tutte le altre questioni rimaste in sospeso.

Il governo e i sindacati inizieranno a confrontarsi nell’ambito di questa fase 2 il prossimo 6 aprile. E anche in quel caso, esattamente come accaduto nella fase 1, si prevedono toni accesi: in fondo le questioni da dibattere abbiamo visto essere piuttosto numerose, e in alcuni casi anche particolarmente spinose.

Per quanto riguarda la prima parte del lavoro svolto, cioè quella che si è occupata di pensionamento anticipato, Giuliano Poletti ha rassicurato che i decreti attuativi arriveranno a giorni per permettere l’entrata in campo dell’Ape e dell’Ape social a decorrere dal primo maggio. “Credo di poter dire che è stato un lavoro molto importante”, ha detto Poletti riferendosi all’Ape, non escludendo comunque la possibilità che possano venir fuori delle criticità data la natura sperimentale del progetto di pensionamento anticipato.

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