Il carrello elevatore o muletto viene utilizzato sia in ambito industriale che privato, ma per poterlo manovrare è obbligatorio il patentino per muletto. Si tratta di un mezzo che non può essere guidato da chiunque, occorre fare formazione con un breve percorso teorico e pratico.
Il muletto o carrello elevatore è un «qualsiasi veicolo dotato di ruote concepito per trasportare, trainare, spingere, sollevare, impilare o disporre su scaffalature qualsiasi tipo di carico ed azionato da un operatore a bordo su sedile».
È un mezzo imprescindibile in ambito industriale che serve a spostare in sicurezza merce pesante, per poterlo guidare è necessario superare due prove che permettono di ottenere la certificazione necessaria.
Cos’è il patentino per muletto
Il patentino per muletto è una card plastificata rosa molto simile alla patente dei veicoli, ma non viene considerata come tale, il nome è generico ed indica un semplice certificato di idoneità alla guida.
Con questa certificazione è possibile guidare carrelli elevatori e altri strumenti e mezzi di lavoro che appartengono alla stessa categoria. Il patentino vale 5 anni e dopo la scadenza bisognerà procedere al rinnovo ottenibile frequentando un corso di aggiornamento di 4 ore. C’è da precisare che, se il muletto si guida in aree pubbliche non occorre essere in possesso della patente B, mentre in quelle private sì.
Da chi viene rilasciato il patentino muletto e quanto costa?
Per ottenere il patentino muletto bisogna completare il corso di formazione teorico-pratico che può essere tenuto da diversi enti: regioni, province, INAIL e sindacati, Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ordini professionali, aziende che distribuiscono i macchinari ed enti formatori accreditati dalla propria regione.
I costi del patentino muletto variano da 100 a 200 euro, mentre il rinnovo, con il relativo corso di aggiornamento, si aggira sugli 80 euro. Alcuni enti mettono a disposizione gratuitamente i percorsi per ottenere il patentino per i disoccupati, un modo per aiutare quest’ultimi ad immettersi nel mondo del lavoro.
Come si prende il patentino muletto
Come anticipato, bisogna seguire un corso di formazione per acquisire le competenze pratiche e teoriche, in genere, la durata è di circa 12 ore e viene strutturato in più moduli:
- Modulo giuridico (Normativa su igiene, sicurezza e responsabilità dell’operatore);
- Modulo tecnico (Nozioni su come usare il mezzo, la strumentazione e le attrezzature);
- Modulo pratico (Esercitazioni pratiche sul muletto).
Terminato il corso bisogna superare le due prove: la teorica e poi la pratica, è necessario superare la prima per poter accedere alla seconda.
Come sono strutturate le prove
L’esame teorico è composto da un test a risposta multipla sugli argomenti studiati durante il corso, ed è considerato superato rispondendo in modo giusto ad almeno il 70% delle domande. In caso di bocciatura, il test va rifatto. La prova pratica prevede che il candidato dimostri di saper manovrare il mezzo e attuare tutte le procedure di sicurezza necessarie.
Saranno eseguite solo manovre che si compiono durante la guida come le operazioni di carico e scarico, la retromarcia e il movimento in avanti. Al superamento di entrambe le prove viene rilasciata la certificazione che può essere utilizzata fin da subito per guidare il muletto.
Quali lavori si possono fare con il patentino per muletto?
Ecco un elenco di tutte le posizioni lavorative che è possibile occupare entrando in possesso della certificazione:
- Magazziniere mulettista.
- Addetto alla logistica.
- Addetto al carico/scarico.
- Mulettista in produzione.
- Addetto al picking.
- Operatore portuale.
- Operatore interportuale.
- Addetto al rifornimento linea.
- Carrellista.
- Movimentatore merci.
- Addetto allo stoccaggio.
- Operatore di magazzino automatizzato.
- Magazziniere notturno.
- Addetto spedizioni.
- Addetto al ricevimento merci.