Arriva il decreto Semplifica Italia

Si chiama “Semplifica Italia” il nuovo decreto voluto dal governo per rendere meno ingessata la burocrazia italiana e semplificare tutti i rapporti tra stato e cittadini e stato e imprese. Nella sostanza si tratta di una vera e propria rivoluzione i cui effetti saranno pressochè immediati: parliamo di cambi di residenza fatti in tempo reale con una semplice comunicazione al comune per via telematica, banche dati per le imprese che partecipano a gare di appalto pubbliche (che quindi saranno sollevate dall’obbligo di produrre tutta la documentazione cartacea ad ogni gara) e la trascrizione degli atti di stato civile sempre per via telematica.

Si tratta, quindi, di un provvedimento che avrà il duplice vantaggio di rendere più semplice e veloce, per cittadini e imprese, poter comunicare con la pubblica amministrazione e per lo stato di risparmiare qualche miliardo di euro all’anno, cifre che permetteranno di alleggerire il peso della burocrazia sui conti pubblici.

Leggi tutto

Casa, quanto mi costi!

Oggi acquistare casa è diventato molto difficile e impegnativo non solo per l’alto costo degli immobili ma, anche, per le tante spese aggiuntive che vanno a gravare sul computo totale dei costi da sostenere. Pensiamo alle spese notarili, alle tasse o alla provvigione dell’agenzia immobiliare, tutti costi che vanno ad incidere sul prezzo della casa facendo lievitare il prezzo di un 10% circa. Proprio per questo, ottimizzando un minimo le spese, è possibile risparmiare tantissimo sull’acquisto della casa e su tutti i costi ad essa collegati.

Tanto per fare un esempio, solo evitando di acquistare casa presso un’agenzia immobiliare si può arrivare a risparmiare fino al 3-4% del valore dell’immobile (ossia la provvigione che solitamente le agenzie chiedono) e visti i prezzi delle case parliamo davvero di molti soldi. Ma oltre alla scelta di acauistare o meno presso un’agenzia immobiliare ci sono diverse altre possibilità che permettono di risparmiare sull’acquisto della casa.

Leggi tutto

Investimenti: tornano di moda le opere d’arte

In un’ottica di crisi economica con i mercati finanziari estremamente volatili continuano ad aumentare le persone che preferiscono tenersi lontane dalla borsa per paura di perdere i propri risparmi. Molta attenzione, quindi, si sta spostando verso strumenti alternativi e in particolare verso le opere d’arte che, in ottica di medio-lungo periodo possono rivelarsi un ottimo affare garantendo rendimenti interessanti. Tuttavia parliamo di un mercato molto particolare in cui, senza un minimo di competenze, si rischia di fare errori che possono rivelarsi molto costosi. Ma quanti soldi occorrono per investire in opere d’arte? E come è possibile individuare le opere che hanno il ptenziale maggiore?

Per prima cosa c’è da sottolineare che il mercato è aperto a investitori di tutte le tipologie, sia quelli che dispongono di grandi redditi, sia quelli che vogliono investire solo un capitale esiguo (anche nell’ordine delle poche migliaia di euro). Ovviamente ci sono delle enormi differenze di approccio che determinano la scelta dell’investimento a seconda del capitale che si ha a disposizione.

Leggi tutto

Chiedere il risarcimento danni a Costa Crociere

Le vittime del naufragio della Costa Concordia possono chiedere il risarcimento danni alla Costa Crociere per poter rientrare delle spese dovute alla perdita degli affetti personali (valigie, capi di abbigliamento e tutto quello che si era portato con se), di eventuali danni alla persona e per i danni morali che un naufragio può provocare. La procedura è piuttosto semplice e si ha la duplice possibilità di scegliere di procedere da soli o partecipare ad una delle class action promosse dalle associazioni dei consumatori che si sono attivate immediatamente per tutelare i malcapitati passeggeri della nave.

Va sottolineato che anche i passeggeri che dovevano partire in queste settimane con la Costa Concordia hanno diritto ad essere rimborsati dalla compagnia o a scegliere un’altra tipologia di viaggio (anche di livello superiore) senza costi aggiuntivi.

Leggi tutto

Case: gli italiani rimandano l’acquisto

Secondo l’ultimo report del portale immobiliare.it rimane stabile la percentuale degli italiani che reputa il 2012 come un buon momento per acquistare casa, ma aumenta leggermente la percentuale di coloro che preferiscono aspettare il 2013 perchè convinti di approfittare di condizioni migliori. Per quanto riguarda la propensione alla vendita, invece, gli italiani continuano ad essere convinti, nel 71% dei casi, che non sia un buon momento per mettere sul mercato il proprio immobile e che convenga aspettare momenti migliori. Per quanto riguarda la percezione sui prezzi degli immobili circa il 47% degli utenti del portale sostiene che il prezzo delle case sia destinato a scendere nei prossimi 12 mesi e che convenga rimandare qualsiasi compravendita a tempi migliori.

Insomma la sensazione degli italiani sembrerebbe essere attendista: far passare la bufera della crisi economica prima di avventurarsi in una compravendita immobiliare che potrebbe portare ad esiti imprevdibili nel breve periodo. Chi deve acquistare l’immobile ha paura che questo possa svalutarsi rispetto al prezzo di acquisto, mentre chi deve vendere ha paura di non riuscire a strappare un prezzo sufficientemente alto.

Leggi tutto

Italia: per S&P il rating è BBB+

S&P, lo scorso venerdì, ha declassato gran parte dei paesi dell’Unione Europea e, in particolare l’Italia portando il rating del nostro paese al livello di BBB+. La società di rating americana ha difeso la sua scelta sostenendo che l’Italia paga l’alto costo a cui è costretta a rifinanziare il proprio debito e, pur sostenendo che la situazione politica con il governo Monti è sensibilmente migliorata, non è da escludere che le manovre in agenda incontreranno difficoltà nell’essere applicate. In sostanza, secondo Standard and Poors le politiche economiche del governo, seppur giuste, incontreranno una dura opposizione politica e difficilmente verranno approvate.

Insomma il nostro paese viene retrocesso ancora abbassando il rating di ben 2 posizioni. Oltre all’Italia ha fatto scalpore il taglio di rating della Francia che passa ad AA+ con outlook negativo, così come l’Austria, mentre la Spagna è passata ad un giudizio di AA-. Tra gli altri paesi “a rischio” si sono salvati Germania, Lussemburgo, Finlandia e Olanda anche se sono ancora sotto osservazione e non è escluso qualche colpo di scena nei prossimi mesi.

Leggi tutto

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi