Come aprire una Srl: requisiti

Come aprire una Srl: requisiti

La Srl tradizionale si differenzia dalle nuove Società a responsabilità limitate semplificate. La costituzione innanzitutto avviene tramite contratto redatto per atto pubblico davanti un notaio. Oltre alle società formate da …

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Come aprire una Srl semplificata

Come aprire una Srl semplificata

L’apertura di una società a responsabilità limitata semplificata ha registrato delle modifiche a seguito del Decreto Lavoro 2013, che ha introdotto alcune novità, ma ha lasciato inalterate tutte le agevolazioni …

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Fiat sale al 100% di Chrysler

Fiat ha chiuso l’accordo per acquistare la quota di Chrysler (pari al 41,46%) in mano al sindacato americano Uaw. La notizia, diffusa da tutti i principali organi di stampa internazionali, ha già fatto il giro del mondo se non altro per le condizioni strappate da Fiat in sede di trattativa che, di fatto, consentono alla casa automobilistica italiana di acquisire il 100% della Chrysler senza dover ricorrere ad un aumento di capitale. Fiat infatti sborserà “solamente” 1,750 miliardi di dollari mentre il resto sarà pagato attingendo alle casse della casa automobilistica americana.

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Ma tutte le informazioni dettagliate in merito all’argomento possono essere lette su qualsiasi sito di news. Quello su cui vorrei riflettere, invece, è su un altro aspetto. Sicuramente questa operazione finanziaria è moto importante per la Fiat perchè, di fatto, garantisce una finestra su un mercato importante come quello americano.

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Alitalia: Report fa il punto della situazione

Torniamo a parlare di quella storia infinita che rappresenta Alitalia e della miriade di soldi pubblici che sono stati impiegati in questo “pozzo senza fine”. A fare il punto della situazione ci pensa il programma di approfondimento “Report”, e, a dire il vero, siamo davvero alla frutta. Cercando di sintetizzare al massimo il discorso il nostro vettore non vale assolutamente nulla e, ad oggi, si trova in una situazione più o meno simile a quella di 5 anni fa. Insomma ci sono i soldi solo per andare avanti qualche mese ma nulla di più.

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Quella che viene annunciata come una soluzione, ossia l’aumento di capitale da parte dei soci, non è che un pagliativo, quasi come se si volesse curare un tumore con un’aspirina. Serve un progetto industriale competitivo, servono partnerschip importanti, serve puntare su mercati davvero redditizi (se non altro anche per diversificare il proprio business).

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E-commerce e codici sconto: crescita a 2 cifre

In un contesto economico difficilissimo dove i consumi sono ridotti ai minimi termini e la disoccupazione fa segnare il livello record dal 1977 sembra che il web rappresenti l’unica ancora di salvezza. Dobbiamo segnalare, infatti, che il settore degli acquisti online continua a far registrare un saldo positivo con un fatturato 2013 che dovrebbe aggirarsi intorno agli 11 miliardi di euro. Secondo l’ultima indagine di “Dada” parliamo di un aumento degli ordini dell’e-commerce del 144% nell’ultimo anno. Le regioni più dinamiche, da questo punto di vista, sono Lombardia e Lazio che possono vantare il 41% delle aziende di e-commerce. Un risultato incredibile, come dicevamo, specialmente in virtù di quello che sta accadendo negli stessi settori off line con la crisi che ha messo alle strette le aziende. Proprio in virtù di ciò oggi appare sempre più impensabile, per chiunque voglia fare impresa, poter fare a meno di una propria presenza sul web.

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Ma quali sono i benefici di acquistare un prodotto o servizio su internet? Perchè stiamo assistendo ad un fenomeno di questa portata proprio ora che l’economia è in forte contrazione?

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Alitalia: storia infinita di un fallimento annunciato

Come volevasi dimostrare, a distanza di anni, ci troviamo ancora una volta a dover affrontare il discorso alitalia. Ieri, a distanza di 4 anni dal fallimento della società, è scaduto l’obbligo che impediva agli azionisti della cordata di imprenditori italiani (che salvarono la compagnia dal “rischio di essere comprata da società straniere”) di vendere le proprie azioni. In sostanza, da oggi gli azionisti possono sbarazzarsi delle proprie quote della nuova Cai rendendo inutile, o quasi, il salvataggio della società sbandierato dall’allora governo di centro destra. Ma chi è davvero interessato ad acquistare l’Alitalia?

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In pole position ci sarebbe l’Air France che già ora detiene il 25% di Cai, una quota tutt’altro che irrilevante. Tuttavia si affacciano, in via assolutamente ufficiosa, anche altri nomi all’orizzonte.

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