Partiamo dal fatto. Nel rapporto annuale dell’FMI sull’area euro l’Europa viene divisa in 2 tra paesi core, ossia centrali e di grande peso politico economico, e paesi periferia. Tra questi, oltre alla solita Grecia e Portogallo, sono state inserite anche Spagna e, sopratutto, Italia. Ovviamente la prima reazione che, istintivamente, prende il sopravvento è quella dello sdegno se non altro per quello che, sotto tutti i punti di vista, rappresenta il nostro paese in Europa e nel mondo. Un paese come l’Italia, patria della cultura per eccellenza con un passato industriale importante nonchè paese fondatore dell’Unione Europea e dell’Euro non può essere ridotto al rango di periferia.
Ma a mio avviso nessun paese, nemmeno la Grecia con tutte le sue difficoltà economiche, meritano di esserlo. Certo l’Italia ad oggi sembra essere un paese allo sbando, con un’economia sull’orlo del precipizio, una disoccupazione assurda e un livello di corruzione e mal funzionamento dell’apparato pubblico da paese sottosviluppato.