Ancora una pessima giornata, quella di ieri, per la nostra borsa che si conferma come una delle peggiori piazze europee con una perdita che si attesta intorno al (dopo aver perso anche il 2%) contro il . Al tempo stesso lo spread torna a rialzarsi raggiungendo nuovamente i 300 punti base e tornando pericolosamente in quella zona che speravamo di aver abbandonato definitivamente. A pesare sull’andamento dei listini le parole di Bernanke, secondo cui la crisi del debito in Europa è ancora molto lontana dall’essere superata. In effetti anche gli Stati Uniti non se la passano troppo bene visto che la loro ripresa appare quanto mai flebile e inconsistente come dimostrano i dati relativi al mercato immobiliare al di sotto delle attese. Nel mese di Febbraio, infatti, le vendite di case in USA sono diminuite scendendo a quota 4 milioni e 590 mila (calo dello 0,9%) nonostante i tassi ai minimi storici.
Inutile sottolineare che le aspettative degli analisti erano tutt’altre e, seppur il dato su base annuale resti positivo all’8,8%, le stime parlavano di una ripresa più consistente che, per il momento, non pare esserci. In Italia, intanto, tornano ad acutizzarsi i conflitti relativi all’articolo 18 con la CGIL che minaccia uno sciopero generale di ben 16 ore (8 da dedicare allo sciopero vero e proprio e 8 per le assemblee).



