Piazza Affari negativa e lo spread torna su

Ancora una pessima giornata, quella di ieri, per la nostra borsa che si conferma come una delle peggiori piazze europee con una perdita che si attesta intorno al (dopo aver perso anche il 2%) contro il . Al tempo stesso lo spread torna a rialzarsi raggiungendo nuovamente i 300 punti base e tornando pericolosamente in quella zona che speravamo di aver abbandonato definitivamente. A pesare sull’andamento dei listini le parole di Bernanke, secondo cui la crisi del debito in Europa è ancora molto lontana dall’essere superata. In effetti anche gli Stati Uniti non se la passano troppo bene visto che la loro ripresa appare quanto mai flebile e inconsistente come dimostrano i dati relativi al mercato immobiliare al di sotto delle attese. Nel mese di Febbraio, infatti, le vendite di case in USA sono diminuite scendendo a quota 4 milioni e 590 mila (calo dello 0,9%) nonostante i tassi ai minimi storici.

Inutile sottolineare che le aspettative degli analisti erano tutt’altre e, seppur il dato su base annuale resti positivo all’8,8%, le stime parlavano di una ripresa più consistente che, per il momento, non pare esserci. In Italia, intanto, tornano ad acutizzarsi i conflitti relativi all’articolo 18 con la CGIL che minaccia uno sciopero generale di ben 16 ore (8 da dedicare allo sciopero vero e proprio e 8 per le assemblee).

Leggi tutto

Mutui under 35: le soluzioni per la casa

Come abbiamo più volte ripetuto negli ultimi mesi per i giovani under 35 ottenere un mutuo per l’acquisto di una casa può diventare un’impresa non da poco. La forte disoccupazione e gli alti spread applicati dalle banche in questo particolare contesto economico possono diventare un ostacolo insormontabile per le giovani coppie che vogliano compiere l’importante passo di metter su famiglia o di passare dall’affitto alla proprietà. Tuttavia quello che non tutti sanno è che molti istituti di credito hanno, tra i propri finanziamenti dedicati all’acquisto della prima casa, anche dei prodotti dedicati esclusivamente ai giovani al di sotto dei 35 anni. Si tratta di mutui che, generalmente, propongono dei tassi agevolati rispetto a quelli solitamente applicati sui normali finanziamenti per l’acquisto della casa.

Inoltre, qualora non si riuscisse a rientrare nelle garanzie reddituali imposte dalle banche esiste sempre la possibilità di accedere al fondo di garanzia dello Stato destinato alle giovani coppie con un reddito ISEE non superiore ai 35 mila euro all’anno. A questo punto non resta che valutare entrambe le soluzioni così da capire quali strumenti ha un giovane al di sotto dei 35 anni di età per poter acquistare un immobile.

Leggi tutto

Usa: aumentano i finti malati

Anche se qualcuno pensa che siano solo gli italiani a mettere in pratica le “finte malattie” pur di assentarsi dal lavoro si sbaglia di grosso. Secondo un articolo del Wall Street Journal, infatti, lo scorso anno sono aumentati del 18% il numero di lavoratori americani che hanno usufruito di giorni di malattia pur non avendone bisogno. Spesso i falsi malati vengono scoperti proprio grazie ai social network, dove si è soliti condividere tutto quello che si fa durante l’arco della giornata anche quando non si dovrebbe. Ovviamente questo tipo di comportamento pesa in maniera significativa sui conti delle aziende e, ovviamente, sull’economia in genere. Tuttavia, secondo quanto sostiene il quotidiano americano, una maggiore attenzione alle esigenze dei lavoratori da parte dei responsabili di azienda potrebbe arginare sensibilmente il fenomeno.

Il fenomeno, stando agli ultimi dati diffusi, sarebbe molto più accentuato nelle grandi aziende e nelle pubbliche amministrazioni rispetto alle piccole aziende a gestione familiare per via delle maggiori difficoltà nell’effettuare i controlli.

Leggi tutto

Cina: diminuiscono le vendite di auto

Brutta battuta d’arresto per quella che è considerata, ormai da diversi anni, la locomotiva dell’economia mondiale, ossia la Cina. Stando alle indiscrezioni trapelate sulla stampa internazionale le vendite di auto in Cina potrebbero essere ampiamente sotto le attese. La notizia, come era ovvio, ha scatenato la vendita dei titoli del settore che hanno registrato delle forti perdite su tutti i listini. A Piazza Affari Fiat arriva a perdere oltre il 3% mentre sul Dax BMW e Volkswagen perdono rispettivamente il 5 e il 4%. Tuttavia la notizia relativa ad una cattiva performance del settore auto nel paese del sol levante non sorprende più di tanto. Nelle passate settimane, infatti, le autorità del paese avevano rivisto al ribasso il target di crescita sia per il 2011 che per il 2012.

D’altronde era inevitabile che anche la Cina subisse in qualche maniera la crisi economica che ha messo a dura prova le economie occidentali. In Europa, il secondo mercato al mondo per la Cina, si vende molto poco e in America, il primo mercato per fatturato, la situazione non è poi così diversa. E per un paese che fa delle esportazioni la sua forza era inevitabile che si potesse assistere ad un rallentamento.

Leggi tutto

Paolazzi sulla crisi: le opportunità per l’Italia

Luca Paolazzi, direttore del Centro Studi di Confindustria, ha illustrato le opportunità che la crisi offre al nostro paese per arrivare ad una svolta epica. Durante l’intervento al convegno “Cambia Italia” dal titolo “Come fare le riforme e tornare a crescere“, Paolazzi ha illustrato come la crisi economica possa rappresentare un punto di svolta per la nostra economia. Secondo il direttore del dentro studi di confindustria, infatti, la situazione precaria che stiamo attraversando da alcuni mesi avrebbe creato i presupposti per avviare alcune importanti riforme di cui il paese aveva bisogno da moltissimo tempo. Secondo i dati del centro studi il benessere dei cittadini italiani si è sensibilmente ridotto a partire dalla seconda metà degli anni 90 e solo attraverso le riforme si potrà invertire la rotta e tornare a crescere.

Senza le riforme le stime di Confindustria parlano di un pil pro capite che sarà di circa 2760 euro nel 2030, ossia di 253 miliardi più elevato di oggi. Tuttavia con le riforme il potenziale di crescita del nostro paese potrebbe essere di ben 872 miliardi di euro, ossia 11.160 per ogni cittadino. Ovviamente si parla di studi che danno dei valori approssimativi ma che possono essere presi a riferimento per valutare i benefici che si potrebbero ottenere qualora vengano attuate le riforme di cui necessita il paese per recuperare competitività rispetto alle altre super potenze economiche.

Leggi tutto

Combattere la crisi con il bike Sharing

Con la benzina che ha ormai raggiunto i 2 euro spostarsi in auto è diventato un vero e proprio lusso. Tuttavia, per chi non vuole prendere i mezzi pubblici esiste l’alternativa dello bike sharing, strumento molto utilizzato in Europa, ma che, seppur lentamente, si sta diffondendo anche nel nostro paese. Per chi non lo conoscesse il bike sharing è la condivisione di una bicicletta attraverso il noleggio delle stesse nelle aree urbane. In sostanza i comuni mettono a disposizione delle stazioni dove, attraverso una tessera, è possibile prendere una bicicletta e riconsegnarla in una qualsiasi delle stazioni di bike sharing della città. La peculiarità di questa soluzione è il bassissimo costo di utilizzo. A Torino, una delle città italiane più virtuose, l’abbonamento annuale costa solo 20 euro mentre quello settimanale e quello giornaliero vengono rispettivamente 5 e 2 euro.

Cifre assolutamente alla portata di tutti che permettono di spostarsi da una parte all’altra della città spendendo nulla o quasi e senza inquinare. Purtroppo, come abbiamo detto, il bike sharing è ancora molto indietro nelle città italiane rispetto al resto d’Europa. Basti pensare che a Torino (come dicevamo è la città più virtuosa in Italia) il numero di biciclette è pari alla metà (700 bici) rispetto alla media delle grandi città Europee (1420 bici a parità di abitanti).

Leggi tutto

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi