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Usa: aumentano i finti malati

Anche se qualcuno pensa che siano solo gli italiani a mettere in pratica le “finte malattie” pur di assentarsi dal lavoro si sbaglia di grosso. Secondo un articolo del Wall Street Journal, infatti, lo scorso anno sono aumentati del 18% il numero di lavoratori americani che hanno usufruito di giorni di malattia pur non avendone bisogno. Spesso i falsi malati vengono scoperti proprio grazie ai social network, dove si è soliti condividere tutto quello che si fa durante l’arco della giornata anche quando non si dovrebbe. Ovviamente questo tipo di comportamento pesa in maniera significativa sui conti delle aziende e, ovviamente, sull’economia in genere. Tuttavia, secondo quanto sostiene il quotidiano americano, una maggiore attenzione alle esigenze dei lavoratori da parte dei responsabili di azienda potrebbe arginare sensibilmente il fenomeno.

Il fenomeno, stando agli ultimi dati diffusi, sarebbe molto più accentuato nelle grandi aziende e nelle pubbliche amministrazioni rispetto alle piccole aziende a gestione familiare per via delle maggiori difficoltà nell’effettuare i controlli.

Tra le motivazioni più diffuse per cui i lavoratori decidono di fingersi malati spiccano la necessità di riposarsi, la ricerca di un nuovo lavoro e la voglia di passare del tempo con la propria famiglia.

Come abbiamo detto negli Stati Uniti è stato registrato un aumento del 18% delle assenze per malattie e ben il 52% dei lavoratori ha dichiarato di essersi “finto malato”. Ancora peggio è andata in Cina dove ben il 71% si sono finti malati almeno una volta contro il 18% dei lavoratori francesi.

E la situazione in Italia? Al di la delle aspettative le assenze per malattia nel nostro paese sono diminuite da un anno a questa parte. Solo a Marzo, ad esempio, le assenze per malattia dei dipendenti pubblici sono diminuite del 5,1% facendo registrare un netto miglioramento rispetto a Marzo 2011.

Questo si traduce in una maggiore efficienza e in un minor impatto del costo del personale sui bilanci dello stato e delle amministrazioni locali. Insomma un trend che, se confermato, ci farebbe recuperare competitività rispetto agli altri paesi industrializzati smentendo la convinzione che i lavoratori italiani siano assenteisti.

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