Aumentano le richieste di prestiti per natale

La corsa ai regali di Natale è una tradizione a cui gli italiani, nonostante il periodo di crisi, non vogliono rinunciare. E pur di sfogare la propria generosità, buona parte dei nostri connazionali è intenzionata a richiedere un finanziamento. Questo è quanto emerge dall’ultima indagine di Prestiti.it, che ha proposto un sondaggio ad oltre mille utenti ed ha ottenuto risposte piuttosto sorprendenti.

Circa il 34% del campione considerato, infatti, dichiara di voler ricorrere a un prestito per affrontare con serenità le spese legate al Natale. Più nel dettaglio, il 61% di chi ha risposto “sì” intende utilizzare il denaro erogato per fare regali ad amici e parenti, il 30% per un viaggio o una settimana bianca e il 9% per un cenone di capodanno particolarmente speciale.

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Retribuzioni stabili ad ottobre

Anche il mese di ottobre si è concluso in maniera deludente sul fronte delle retribuzioni. Stando a quanto affermato dall’Istituto Nazionale di Statistica, infatti, nel corso del decimo mese dell’anno l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie si sarebbe pressochè fermato, generando una variazione nulla rispetto al precedente mese di settembre, e un incremento di 1,7 punti percentuali rispetto a ottobre 2010. L’incremento conseguito nel corso dei primi dieci mesi dell’anno è invece stato pari a 1,8 punti percentuali.

 

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Irlanda: altri 2 anni di sacrifici

Si torna a parlare dell’Irlanda, uno dei primi paesi a essere colpiti dalla crisi economica, e da più di un anno oggetto di una politica economica molto rigida volta a rispettare gli impegni di risanamento presi in seguito ai prestiti di BCE ed FMI dello scorso anno. Stando agli ultimi dati disponibili si è stimato che il paese avrà bisogno di ancora un paio d’anni di austerità prima di potersi dire al riparo da una eventuale ricaduta che già nel 2010 portò al collasso il sistema bancario.

Tuttavia le preoccupazioni di molti analisti riguardano la capacità dell’attuale governo di continuare ad operare tagli all’economia visto che dagli ultimi sondaggi risulta che meno della metà del popolo irlandese si dice disposto a sopportare altri sacrifici per rispettare gli accordi del piano di salvataggio.

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Arriva il contributo di solidarietà

Se ne era parlato tanto nelle settimane passate ed ora è stato approvato con un decreto dal governo Monti: il contributo di solidarietà sarà del 3% e si pagherà in un’unica soluzione nel mese di giugno 2012. A rientrare in questa che, di fatto, è una nuova tassa saranno tutti coloro abbiano un reddito superiore ai 300 mila euro l’anno. Tuttavia il contributo si pagherà solo sulle somme che superano la soglia dei 300 mila euro e solo fino al 31 Dicembre 2013, restando in essere, quindi, per 3 anni.

Insomma dopo tanto discutere sulla sua utilità finalmente è arrivata una decisione chiara sull’argomento grazie al decreto firmato sabato dallo stesso Monti in qualità di Ministro dell’economia e delle finanze.

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Bnp, il progetto di ristrutturazione per l’Italia

Bnp Paribas ha presentato ai sindacati un maxi piano di revisione della propria posizione in Italia, consolidata prevalentemente attraverso la proprietà della Banca Nazionale del Lavoro. Un piano che si preannuncia piuttosto radicale, visto e considerato che – all’interno delle principali voci – spicca la riduzione di 1.300 unità nel personale entro il 2014, e la riduzione delle nuove aperture da 50 a 10 agenzie.

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I migliori titoli di Piazza Affari

Il 2011 sarà ricordato come uno dei peggiori anni per chi investe in borsa. I titoli hanno perso mediamente il 30% del loro valore con punte superiori al 70%. Ma allora, dove bisogna investire nel 2012? Conviene allontanarsi definitivamente dalla borsa e mettere i propri soldi in qualcosa di più sicuro? A dire la verità in mezzo a questo disastro collettivo di aziende che hanno perso una fetta importante della propria capitalizzazione di borsa ce ne sono alcune che, invece, hanno “tenuto botta” offrendo delle buone performance.

Volendo individuare dei titoli su cui investire nel corso del prossimo anno è possibile analizzare l’andamento di questo 2011 cercando di individuare i titoli che hanno saputo mantenere il segno + per capire se possono essere in grado di confermare queste performance anche nel corso del 2012.

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